lunes, 8 de octubre de 2012

Condolianze ad Aznar, Felipe Gonzalez, ABC e El País

...e ai grotteschi epigoni italiani: Gianni Riotta, Omero Ciai, Massimo Cavallini ecc.
Roy Chaderton, diplomatico prestigioso e rappresentante venezuelano al tavolo dei negoziati tra la Colombia e la guerriglia della FARC, ha commentato con parole univoche la straordinaria presenza della stampa straniera alle elezioni presidenziali appena concluse. Erano stati inviati per assistere alla "fine di una dittatura" e per narrare la caduta di un "tiranno", fabbricato dai media durante 14 anni. La vita da sorprese, si sa, ed hanno assistito
ad un altro tipo di evento: la realtà supera spesso la fantasia.
"Un branco di avvoltoi che in mezzo a centinaia di giornalisti vennero alla ricerca del sangue, ma la loro sorpresa fu grande" ha detto Roy Chaderton a Telesur. Si riferì specificamente ai quotidiani spagnoli ABC e El País: "Sentite condolianze per ABC di Madrid, soprattutto per Aznar, e per El País di Madrid, specificamente per Felipe Gonzalez, amareggiato perchè non si concretizzò l'illusione di essere incaricato della liquidazione e privatizzazione della CNTV (compagnia telefonica statale)" 
Il diplomatico ha elogiato il civismo del processo elettorale, ed ha segnalato l'importanza del ruolo che potrebbe assumere l'opposizione se potesse sbarazzarsi della destra eversiva e golpista.

4 comentarios:

amaryllide dijo...

"ha segnalato l'importanza del ruolo che potrebbe assumere l'opposizione se potesse sbarazzarsi della destra eversiva e golpista."
Ma c'è una destra non eversiva? QUesti sono sempre i boia del Caracazo, i naziliberisti che hanno ridotto ad un terzo il salario medio ei venezuelani in 10 anni.
PS: mettiamo nella lista delle prefiche anche Naim. Il suo ultimo articolo sul FT su cosa Romney può imparare da Capriles è priceless.

ventopiumoso dijo...

..ed il sempre pessimo cotroneo sul corriere :)

Anónimo dijo...

La lista dei profeti è lunga, e la palma del poù mendace o fazioso è di dificile attribuzione.
Per questo, la assegno a Mario Vargas Llosa -il più cretino- che sul País ha sciorinato la più biliosa, solforica, faziosa ed effimera delle profezie neolib.
Quel che ha scritto il venerdì è stato smentito dai fatti la domenica.
Sono gli infortuni dei cinici senza passione, ma ora sono nudi di fronte ai lettori. Mica ai militanti o attivisti: nudi di fronte a schiere vaste di LETTORI.

Vedi le numerose mail al Fatto e Stampa per protestare contro le balle di Riotta e Cavallini

Anónimo dijo...

Bisogna distinguere tra elettori e candidati della Destra, tra cittadini e dirigenti politici anti-Chavez.
Questi ultimi, formano un cartello di sigle e gruppuscoli di varia consistenza e forza, in cui finora si imponevano gli eversosi aperti e dichiarati.

L'uscita dalla coalizione di Capriles di vari dirigenti moderati (w.Ojeda, de Lima, Escarrà) che hanno denunciato i piani occulti e l'aperto neoliberismo del suo programma, sono un segnale che non c'è omogeneità nè unione in un contenitore che va da ex sinistra, moderati,all'eversione filoUSA..

Bisogna dividerli, perchè l'unica cosa che li tiene assieme è l'odio contro Chavez e la negazione del modello-di-Paese che si sta erigendo.. Non un programma comune, visto che vari di loro si sono pronunciati contro i dogmi del FMI.

Sono aparse delle crepe, squarci e distinguo, che vanno alimentati....

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