A parte il principe ereditario di Spagna, l'Unione Europea e i governi nazionali hanno inviato a rappresentarli personaggi di terza fila, con l'eccezione della Francia che ha inviato il ministro Lurel. Hollande non si è sbagliato perchè alle esequie di Chávez hanno partecipato 33 capi di Stato e 55 delegazioni. La Russia, Cina, India e Brasile erano presenti con esponenti di primo piano, e questo significa che il polo emergente geoeconomico del BRICS non sottovaluta, nè si lascia fuorviare, dalla psy-ops occidentali. La presenza minimalista dei governi europei parla chiaramente del miopismo delle attuali classe dirigenti e del totale appiattimento sulle posizioni USA che -nella fattispecie- ha brillato con una solitudine continentale.
martes, 12 de marzo de 2013
Ministro francese: Macchè dittatore! Chávez è stato come De Gaulle
Il ministro francese Victorin Lurel, intervistato da Europe 1, ha respinto la definizione di "dittatore" riferita a Chávez da parte di media. Di ritorno da Caracas, dove Lurel aveva rappresentato il governo francese alle esequie del defunto presidente venezuelano, si è smarcato dall'intossicante campagna mediatica e dalle banalizzazioni in voga nei media e negli ambienti politici europei. Il ministro e amico di Hollande ha messo i puntini sulle i: «Tutt’altro che dittatore! Hugo Chávez è stato Charles De Gaulle e Léon Blum. Chávez è stato De Gaulle
perché è stato capace di un cambiamento fondamentale delle istituzioni venezuelane ma è stato anche Léon Blum, e con ciò intendo il Fronte popolare, perché ha incarnato la lotta contro l’ingiustizia. Sono sicuro che mi sarà rimproverato, ma penso che il mondo guadagnerebbe ad avere molti dittatori come Chávez che, durante 14 anni, ha promosso e rispettato i diritti dell’uomo».
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