Secca replica alle minacce per l'eventuale asilo a Snowden
"Ecuador non accetta pressioni o minacce da nessuno e non commercia con i principi, né li subordina agli interessi mercantili, per importanti che possano essere", ha detto il segretario per le Comunicazioni Fernando Alvarado, per il caso dell'agente del NSA Eduard Snowden
L'Ecuador rispedisce al mittente pressioni e intimidazioni provenienti da Washington, in special modo le minacce del Congresso di sospendere alcune tariffe doganali preferenziali per le
esportazioni agli Stati Uniti. Il governo di Quito rinuncia unilateralmente a questo accordo, si svincola con sdegno dal ricatto che mette sul piatto della bilancia sovranità, diritti umani e tariffe doganali. Il portavoce ufficiale ecuadoriano rincara e cala sul tavolo l'asso di bastoni della dignità.
"L'Ecuador offre aiuti economici agli Stati Uniti per 23 milioni di dollari all'anno, un importo simile a quello che abbiamo ricevuto dalle preferenze tariffarie, al fine di fornire una formazione in diritti umani ed evitare attentati alla riservatezza delle persone, torture, esecuzioni extragiudiziali, e altri atti pregiudizievoli per l'umanità ". Una vera e propria sberla morale.
"Esprimiamo apprezzamento e rispetto al popolo nordamericano, che ha sempre mantenuto ottimi rapporti con noi, manifestiamo solidarietà per lo spionaggio di massa che deve subire"
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