Nella conferenza stampa di fine mandato, il procuratore nordamericano Clint Williamson ha annunciato che vari alti esponenti dell'UCK saranno processati per sequestro di persona e traffico di organi umani. L'inchiesta internazionale ha stabilito che i capi della guerriglia dell'UCK praticava il traffico di organi estratti dai prigionieri serbi caduti nelle loro mani. Le accuse più volte lanciate dal 1999 contro la pratica del sequestro e traffico di organi viene ora confermata. Ci
sono le testimonianze di vari implicati in queste lugubri operazioni portate a termine dall'Esercito di liberazione del Kosovo (UCK). I prigionieri venivano trasferiti in Albania ed eliminati con un colpo in testa, poi era la volta dei medici che prelevavano i reni, cornea ed altri organi.
Il procuratore Williamson si è rifiutato di indicare l'identità dei dieci accusati che -per ora- verranno rinviati a giudizio secondo le regole internazionali. Ha anche raccomandato di non commettere l'errore di ritenere che ogni serbo prigioniero dell'UCK fosse ucciso e privato dei suoi organi. L'inchiesta ha esaminato i casi di 500 persone assassinate e 300 scomparsi.
A Belgrado, il procuratore per i crimini de guerra, Vladimir
Vukcevic, ha manifestato che è una "soddisfazione per le vittime e un contributo alla giustizia. Appare chiaro che sono stati commessi crimini di guerra". Il tribunale internazionale per il Kosovo non è stato ancora istallato, e ci sono molti ostacoli frapposti dai governi dei Paesi che si schierarono al lato dei leaders dell'UCK oggi sotto accusa. La NATO utilizzò l'UCK come ariete per frammentare la Yugoslavia.
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