domingo, 24 de agosto de 2014

Kosovo: Capi dell'UCK processati per crimini contro l'umanità

Nella conferenza stampa di fine mandato, il procuratore nordamericano Clint Williamson  ha annunciato che vari alti esponenti dell'UCK saranno processati per sequestro di persona e traffico di organi umani. L'inchiesta internazionale ha stabilito che i capi della guerriglia dell'UCK praticava il traffico di organi estratti dai prigionieri serbi caduti nelle loro mani. Le accuse più volte lanciate dal 1999 contro la pratica del sequestro e traffico di organi viene ora confermata. Ci
sono le testimonianze di vari implicati in queste lugubri operazioni portate a termine dall'Esercito di liberazione del Kosovo (UCK). I prigionieri venivano trasferiti in Albania ed eliminati con un colpo in testa, poi era la volta dei medici che prelevavano i reni, cornea ed altri organi.

Il procuratore Williamson si è rifiutato di indicare l'identità dei dieci accusati che -per ora- verranno rinviati a giudizio secondo le regole internazionali. Ha anche raccomandato di non commettere l'errore di ritenere che ogni serbo prigioniero dell'UCK fosse ucciso e privato dei suoi organi. L'inchiesta ha esaminato i casi di 500 persone assassinate e 300 scomparsi.
 
 A Belgrado, il procuratore per i crimini de guerra, Vladimir Vukcevic, ha manifestato che è una "soddisfazione per le vittime e un contributo alla giustizia. Appare chiaro che sono stati commessi crimini di guerra". Il tribunale internazionale per il Kosovo non è stato ancora istallato, e ci sono molti ostacoli frapposti dai governi dei Paesi che si schierarono al lato dei leaders dell'UCK oggi sotto accusa. La NATO utilizzò l'UCK come ariete per frammentare la Yugoslavia.

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