diritti (del cittadino, del lavoratore, del consumatore), salvo quelli individuali relativi alle nozze -e diritto di adozione- tra coppie appartenenti allo stesso sesso.
La icona adottata con tanto entusiasmo, che simbolizza i nuovi valori delle elites liberiste del continente, ha suscitato l'entusiasmo del presidente austriaco Heinz Fisher. Ha spiegato il successo della sua compatriota come una "vittoria per la diversità e la tolleranza in Europa". Wow! Che raffinato e civilizzato paladino della trasgressione tollerata! Quella rivendicata dal capo di stato austriaco e dagli eurodeputati, però, è limitata e confinata ad una sfera che esalta la non-fertilità e l'identità mutante o girevole che ne deriva.
Occulta, in altri termini, una banalità che rasenta l'ovvietà. L'unione dei simili esalta la nuova permissività del "politicamente corrotto" (perdon corretto), però l'incapacità di superare la sterilità è lapidariamente definitoria. Non genera nessun nascituro, rendendo zoppo quel nuovo diritto all'adozione rivendicato con inesauribile fervore da lobby e gruppi trasversali assortiti. Fino a tentare di renderlo l'unico surrogato lecito di tutti gli altri diritti abrogati o negati.
Che strana quest'Europa approdata alla legittimazione del golpe come metodo valido per poter appartenervi. Che raffinata "integrazione" quella che non esita a finanziare la frammentazione dell'Ucraina e la sua sparizione come nazione. Così sensibili e avanguardisti con il decadentismo e le devianze più spettacolari -pertanto false- e tanto nichilisti da non difendere neppure il diritto della popolazione civile a non essere bombardati -in nome dei diritti umani- in Ucraina e altrove. Gli illusionisti del modernismo esibizionista riescono a cavare dal cappello solo l'artificiale e vetusta contraffazione della signorina Conchita Wurst. Su tutto il resto, l'unico messaggio e' la resa al neototalitarismo post-democratico.
(1)
La profanazione delle cattedrali cristiane ad opera di Femen (ONG dell'Ucraina appartenente al finanziere Soros) o del gruppo russo Pussy Riot, ha scatenato il visibilio dei soliti apologeti. Cosa curiosa, questi gruppi non hanno mai emesso il loro messaggio "liberatorio" dall'interno di una sinagoga.
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