Atene strappa 4 mesi, si avvia un lungo negoziato-Non aumenteremo l'Iva né tagliaremo le pensioni- Se Merkel tira troppo la corda, pronte Russia e Cina a intervenire
"Saremo co-autori della nostra lista di riforme, non seguiremo piu' uno script datoci da agenzie esterne, bisogna avere veramente la vista corta per pensare che abbiamo firmato il vecchio accordo".
Il ministro delle finanze Yanis Varoufakis ha messo in risalto che "Non abbiamo firmato nessun Memorandum d'intesa, e' l'inizio di una fase senza questo. Abbiamo rifiutato un gioco a somma zero", al contrario "Saremo co-autori della nostra lista di riforme, non seguiremo piu' uno script datoci da agenzie esterne. Questo accordo e' nell'interesse
dell'europeo medio". Aggiunge Varoufakis. "". L'accordo di oggi e' il primo passo nella direzione giusta di un lungo viaggio. A differenza del precedente governo, non ci siamo impegnati ad aumentare l'Iva, a tagliare le pensioni ne' ad un avanzo primario del 3% nel 2015 ne' nei prossimi anni", ha sottolineato Varoufakis, "Siamo riusciti a scamparci una sequenza di molti anni di surplus strutturale che non avremmo raggiunto senza distruggere le basi produttive della nostra economia".
Adispetto del superficialismo di chi si limita a riecheggiare la propaganda-terrorizzante made in Europe, la Grecia ha strappato una primo e inoccultabile risultato positivo: ha conquistato 4 prezioni mesi di tempo, e per il resto comicia una lunga trattativa, in cui nulla é scontato per Berlino e BCE. Ad Atene fanno sapere che Mosca e Pechino sono disponibili ad andare incontro alla Grecia qualora i negoziati con la UE fallissero o questa i falchi -che escono malconci dal primo round- volessero una rivincita immediata.
I contatti tra Tsipras premier con il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro cinese Li Keqiang dannao alla Grecia una seconda opzione, ossia la possibilitá di respingere l'estremismo di Schauble e i suoi diktat. La grecia ha due carte da giocare, e la seconda mette in seria discussione la continuitá neoliberista e il vassallaggio atlantista della attuale dirigenza UE.
Comunque la si gira, la Grecia ha piegato il braccio alla Merkel e Schaeuble. Solo i ciechi non vogliono vederlo.
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