Il generale Alexander Kolomiets ha abbandonato l'esercito del regime neonazi di Kiev e si é unito alle forze di liberazione del Donbass. E' un avvenimento che desta molto sclapore e getta un pó di luce sull'esercito sponsorizzato dalla NATO, UE e USA. Il generale é stato consigliere al ministero della difesa dell'Ucraina durante 19 anni. In una conferenza stampa ha spiegato i motivi della sua defezione. "I combattimenti portati a termine dall'esercito dell'Ucraina hanno per obiettivo gli abitanti del Donbass. Per questo, non posso piú continuare sotto gli ordini ucrainiani".
La situazione della popolazione civile é drasticamente peggiorata da quando Kiev applica la autodenominata "politica anti-terrorista", che consiste in bombardare o prendere a cannonate strutture civili e popolazione non-combattente. Il generale Kolomiets assicura che tra i soldati di leva reclutati con la forza, c'é molto scontento per le rappresaglie messe a segno dalle brigate di militanti volontari neonazi, appoggiati apertamente dagli "occidentali". Per tale ragione, aumentano le defezioni dei soldati che si rifiutano di far fuoco contro villaggi in cui vivono famigliari o in loro stessi hanno vissuto.
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