L'ansia di accusare è ansia di delegittimazione, denota estrema faziosità ed espone al ridicolo
Coriolanis E' possibile che appena 5 (cinque) ore dopo l'uccisione violenta di Luis Manuel Díaz -candidato a diputato avvenuto in una località della provincia venezuelana- salti fuori la Casa Bianca di Washington e accusa il governo di Caracas? E' serio che il segretario generale della agonizzante Organizzazione degli Stati Americani (OSA) si permetta di accusare le autorità di essere mandanti o corresponsabili
di un omicidio politico? Come si spiega questa ansia di delegittimare senza neppure attendere una versione ufficiale dei fatti? E' poco serio scavalcare o gettare ombre sul lavoro investigativo della polizia e quello del potere giudiziario.
La fretta nevrotica denota solo una faziosità ormai diventata una "coazione a ripetersi" che espone organismi sovranazionali -una tempo rispettabili- al ridicolo, pur di coinvolgersi in una campagna elettorale per dare una mano all'opposizione. Sono caduti nel ridicolo perchè dopo 36 ore di indagini, emerge che la figura di Luis Manuel Díaz resta molto lontana da quella del "martire politico", velocemente fabbricata per il mercato estero.
Il defunto candidato Luis Manuel Díaz è una figura proveniente dal mondo violento del "sindacalismo mafioso", noto e attivo nel settore edilizio. E' in quell'ambito che il rackett impone il pizzo ai costruttori, designa il personale da assumere, decide chi lavora e chi no, e lucra sulle forniture e sui fornitori. La sua eliminazione fisica è il frutto di questo ambiente sommerso nell'illegalità. La vittima aveva precedenti penali e carcerari.
Stavolta, però, le forze "globaliste" forestiere hanno battuto ogni record. Sono state più veloci di Bolton nella sfortunata intromissione nelle questioni interne del Venezuela. Questa ansia desta sospetti, e risulta incomprensibile: sarà proprio vero quel netto vantaggio attribuito all'opposizione dal fronte mediatico internazionale?
Persino il leader d'opposizione Henry Falcon ha preso le distanze: "...all'improvviso rilasciano dichiarazioni -qui e all'estero- quando non si era ancora avviata un'indagine seria...Mi sembra una dichiarazione irresponsabile quella del Segretario Generale della OSA....in un momento di tensione politica bisogna essere prudenti, altrimenti si rischia di favorire la violenza in pieno processo elettorale".
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