Antonio de Martini In questo ultimo periodo di tempo, mi sono dedicato a studiare la
comunicazione politica su Facebook, limitata alle questioni di politica
estera che sono il campo di intervento che ho scelto.
Ho immediatamente notato un gran numero di “nuovi esperti” di
politica internazionale che infestavano il web ( sia in inglese che in
italiano) con considerazioni che andavano dal razzismo spicciolo (
maledetti immigrati) alle più sofisticate considerazioni (
ineluttabilità dello scontro di civiltà) che delle previsioni proclamate
in tono apodittico ( a M: segna ) circa l’impossibilità di
compenetrazione tra l’Islam e la nostra civiltà ( non dicono mai cristiana).
I due assi portanti della comunicazione ad ogni livello, sono, “lo
scontro di civiltà” e ” l’impossibilità di integrazione tra ” NOI” e ”
L’Islam”.
E’ intuitivo per tutti , quando si parla di cristianesimo, sapere che
esistono tante di quelle sette, dottrine e congregazioni cristiane, che
se qualcuno volesse temere la compattezza del mondo cristiano
susciterebbe sorrisi di compatimento.
E’ meno scontato far capire la falsità della credenza che l’Islam sia un blocco coeso di un miliardo e duecento milioni di individui.
In realtà l’Islam è costituito da un nugolo di sette, confraternite e scuole giuridiche, tanto che si può dichiarare senza tema di smentita che è una realtà ben più frastagliata e composita rispetto a noi e quindi il fantasma dell’arabo che ci assale e sovrasta è una autentica barzelletta.
Cito qualche corrente solo per divertimento : sunniti, sciiti,
duodecimani, khargiti, Zayditi, ismaeliti, Khojas, alauiti, Beshatakis,
Alevi, drusi, wahabiti, ibaditi ( nel magreb africano), Barelvi ( in
India) ecc.
Un altro inganno ottico per ignoranti: gli arabi non
sono l’Islam come i palestinesi o gli italiani non sono il
Cristianesimo. I figli di Abramo costituiscono solo il 17% del mondo
mussulmano, e tra i quattro paesi mussulmani più popolosi del mondo,
non c’ è nessun paese arabo e nemmeno turco.: Indonesia, Malesia,
India, Pakistan sono i paesi islamici più popolati del mondo.
Esistono mussulmani cinesi e di altre etnie asiatiche al punto che
possiamo dire che l’Islam è una religione prevalentemente asiatica nata
nel Mediterraneo, come il cristianesimo è ormai una religione
prevalentemente latino-americana , nata nel mediterraneo.
Sgomberato il terreno dalle due accuse più dilaganti nell’areopago ( a
M: segna) dei propagandisti, vediamo che entrambe queste accuse di base
( lo scontro di civiltà e la loro non integrabilità) portano alla
conclusione evidente che siamo destinati a farci la guerra.
Non lo dicono, ma fanno di tutto per farcelo pensare.
Sfatiamo anche la storiella della impossibile integrazione:
la cultura europea è per lunghi secoli stata cultura italiana e poi
italo-francese. Entrambe queste culture non si sarebbero sviluppate come
si sono in effetti sviluppate, senza l’apporto della cultura mussulmana
e araba.
Non ripeterò le paginette dei libri di storia della scuola
dell’obbligo facendo finta che le abbiate lette e ricordiate: le
traduzioni dei greci le conosciamo grazie ai traduttori arabi e solo
grazie a costoro. Il concetto di zero, l’algebra, l’astronomia, la
medicina furono sviluppate e passate alla cultura occidentale.
Dante, Petrarca, Boccaccio e Pico della Mirandola ammettono
apertamente le influenze arabe che li aiutarono a scrivere e poetare.
La
stessa immagine dell’inferno ai tempi di Dante era mussulmana e non
cristiana che venne posteriormente. La Gerusalemme liberata non parla
dell’ omosessualità di Pasolini, ma degli scambi anche amorosi tra
“Saraceni” e Cristiani”. Di cosa si è trattato se non di integrazione tra cultura
arabo-mussulmana e occidente cristiano? La Sicilia e l’Andalusia cosa
sono? Il Portogallo? Federico II di Svevia? Venezia?
Lo stesso Islam è frutto di una influenza cristiana e occidentale e
risente del senso di frustrazione provato dagli arabi che erano
politeisti e frazionati politicamente, di fronte ai monoteisti cristiani
ed ebrei con la loro superiorità culturale e religiosa. Maometto diede
loro non solo una religione ( il libro) e una letteratura, mille
vittorie e un nuovo entusiasmo, ma anche una Patria unica.
L’Islam divenne nemico solo quando diventò turco. E anche allora entrò in simbiosi e si alleò con Francesco I di Francia ( peraltro mezzo italiano).
Furono i turchi ad assediare Costantinopoli come Vienna e a
presentarsi a Lepanto, a torturare Marco Antonio Bragadin e a mettere a
sacco le nostre coste.
Fu un fatto di integrazione tra culture anche la Nahda
( rinascimento) araba e turca nel XIX secolo , ammirati dalla
aggressività, dinamismo e inventiva degli occidentali. Copiarono quel
che gli mandammo. Invece di Avicenna Al Kindi e Averroe, mandammo generali, cannoni, ammiragli e imbroglioni. La nostra versione di integrazione fu il colonialismo.
L’arrivo degli americani sulla scena mediterranea ha rovinato un
quadro già devastato dall’avidità occidentale. a questa si aggiunse
anche la mancanza di quel tanto di ipocrisia che salvasse le forme. La
corruzione dei sunniti ( la branca più numerosa dell’Islam e la più ”
qualunquista”) copiò soprattutto gli USA e l’intesa con gli israeliani
di entrambe queste componenti ha aggiunto disordine a disordine morale e
da questo nasce l’insicurezza odierna che adesso vogliono sfruttare per
eliminarli come fecero coi pellerossa e come prescrive il libro di Giosué. ammazzandoli tutti. Chi col ferro, chi con l’alcol, chi con l’inganno.
La parte” mista” è rappresentata dallo stato di Israele dove arabi e
ebrei coesistono ed hanno in corso un contenzioso politico, NON
CULTURALE. Per eliminare l’equivoco e il pericolo di intese progressive,
è necessario separarli .
Hanno iniziato col muro ed ora continuano con queste litanie di non
integrazione che mira a far accettare un regime di apartheid come il
male minore., secondo la migliore morale rabbinica.
L’unico che poteva porre un argine a questo piano era – per il suo carisma e la sua storia personale- Shimon Peres, ormai al finire della vita.
Stanno ottenendo un incremento dell’antisemitismo che per loro è
utile: spinge gli ebrei ad emigrare in Israele mentre riprende
l’emigrazione degli ebrei israeliani più ragionevoli che si dota –
minima precauzione – di doppio passaporto o emigra in Canada, Australia,
Stati Uniti.
Si vuole trasformare la loro religione in nazionalità. Il che è un clamoroso falso storico.
Per fare questo ennesimo genocidio prima culturale e poi
fisico, questi signori hanno bisogno della complicità di noi ignoranti
europei disponibili a dimenticare anche il poco che resta.
So che non è possibile farlo via internet, ma quando trovate un
internauta che tratta questi due argomenti, sputategli in faccia. Sono i
complici del nuovo olocausto. Non lasciateli avvelenare i nostri pozzi.
Fonte qui
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