Non tutto il partito è schierato con la destra golpista venezuelana
«Chavez
e Maduro sono stati presidenti eletti dal popolo e prima di parlare di
dittatura occorre pensare cosa c’era prima di loro, quando il paese era
governato da una oligarchia che deteneva tutto il potere politico ed
economico. Maduro è stato eletto dal popolo e così funziona la
democrazia. Pensate alle primavere arabe: sembrava dovessero portare
ventate di democrazie e invece hanno portato solo sconvolgimenti.
Lascerò libertà di coscienza in Consiglio comunale, ma io voterò contro», queste sono le parole pronunciate dal sindaco
di Pavullo,
Romano Canovi (Partito Democratico) che si è espresso contro una
mozione presentata in consiglio comunale per concedere la cittadinanza
onoraria a Lilian Tintori, moglie del golpista venezuelano Leopoldo
Lopez in carcere per il suo ruolo nelle famigerate guarimbas, le
proteste violente che nel 2014 causarono in Venezuela ben 43 morti
innocenti.
Alle parole del sindaco, fanno eco quelle del consigliere di maggioranza Fausto Gianelli che ha dichiarato: «Non condivido questa mozione, in Venezuela non c’è dittatura».
Quindi
sembra che arrivino segnali positivi da un partito come quello
Democratico fino ad oggi schierato apertamente con il golpismo che ha
insanguinato le strade del Venezuela nel tentativo fallito di rovesciare
un governo legittimamente eletto.
Fonte: lanuovaprimapagina.it
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