viernes, 5 de agosto de 2016

RIO2016 "The Australian": E' una montatuta la squalifica dei russi per doping


Il giornale The Australian accusa l'Agenzia Mondiale Antidoping (AMA) di aver agito in modo scorretto contro gli atleti della Russia, mettendoli fuori dall'Olimpiadie di Rio. Con  accuse strumentalizzate ed amplificate ad arte. Il giornale avrebbe ricevuto le confidenze d'un alto dirigente di una multinazionale dello sport -di cui non rivela
l'identità- che è stato testimone della fabbricazione della oscura manovra dell'AMA.

The Australian denuncia che la squalifica di 170 atleti russi accusati di doping è il risultato del rapporto McLaren, basato su  una strumentale  e pretestuosa "tipificazione" in 4 gruppi della casistica analizzata. Al finale, hanno deliberato una condanna collettiva, non individuale, che ha negato ai singoli atleti la possibilità reale di difendersi e appellare. 

Insomma una condanna in blocco, non specifica contro gli atleti effettivamente responsabili. Nemmeno a Norimberga se la sentirono di condannare il popolo tedesco per i crimini dei suoi generali. L'AMA ha agito in malafede, condannando in modo indiscriminato -a una scarsa settimana dall'inizio dei giochi di Rio2016- negando  il diritto reale, individuale, alla difesa.

Un altro episodio oscuro, che la dice lunga sulle intenzioni degli anglosassoni. Quando si tratta di prevaricare non c'è scrupolo nel mischiare politica e sport, geopolitica ed affari. L'AMA sperava che il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) sottoscrivesse la "sua"  sentenza squalificando tutti  gli atleti russi e proibendo alla Russia la partecipazione a Rio. Non è stato così.




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