l'identità- che è stato testimone della fabbricazione della oscura manovra dell'AMA.
The Australian denuncia che la squalifica di 170 atleti russi accusati di doping è il risultato del rapporto McLaren, basato su una strumentale e pretestuosa "tipificazione" in 4 gruppi della casistica analizzata. Al finale, hanno deliberato una condanna collettiva, non individuale, che ha negato ai singoli atleti la possibilità reale di difendersi e appellare.
Insomma una condanna in blocco, non specifica contro gli atleti effettivamente responsabili. Nemmeno a Norimberga se la sentirono di condannare il popolo tedesco per i crimini dei suoi generali. L'AMA ha agito in malafede, condannando in modo indiscriminato -a una scarsa settimana dall'inizio dei giochi di Rio2016- negando il diritto reale, individuale, alla difesa.
Un altro episodio oscuro, che la dice lunga sulle intenzioni degli anglosassoni. Quando si tratta di prevaricare non c'è scrupolo nel mischiare politica e sport, geopolitica ed affari. L'AMA sperava che il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) sottoscrivesse la "sua" sentenza squalificando tutti gli atleti russi e proibendo alla Russia la partecipazione a Rio. Non è stato così.
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