La signora Laura, consorte dell'ex presidente George W Bush, voterá per la "buonista" Clinton. Tutto il clan dei "cattivissimi" Bush voterá per Hillary Rodham Clinton, che la leggenda vuole "buona" e paladina dei diritti delle donne... afgane. Strana femminista costei: nasconde il suo cognome di nubile e preferisce usare quello piú famoso del marito Bill. Perché mai i cattivi del partito repubblicano fanno campagna per la candidata del "bene assoluto"?
Se Trump é un incapace -e poco affidabile- perché mai gli elettori dovrebbero preferire una signora ambigua che ha giá fatto del suo peggio in Libia (video qui), Ucraina, Siria e Iraq? Hillary Rodham é giá sotto inchiesta del FBI, l'altro no (finora).
Forse gli
elettori nordamericani gli concederanno il beneficio del dubbio. Soprattutto dopo la corsa affannosa di noti neocons, falchi e falconi bipartisan con differenti aperture alari, sotto le bandiere scolorite della Rodham. La caciara contro Baffone Putin per l'esproprio di mails sui maneggi ai danni del insipido Bernie Sanders, non cancella né oscura quelle relative all'epoca in cui dirigeva la politica estera di Obama -specialmente l'esecuzione dell'ambasciatore a Bengasi- giá in mano al FBI e ai "servizi"(qui).
Siamo al poco allettante minimalismo del male minore? Pare proprio di sí. Al riguardo, Hannah Arendt scrisse che: "Politicamente, la debolezza dell'argomento del male minore é sempre stata che coloro che scelgono il minore dei mali, troppo in fretta dimenticano di aver scelto il male".
Anche negli USA, il globalismo tritura partiti storici, disintegra reputazioni, banalizza il senso del reale e dell'evoluzione, con la centrifuga corrosivitá dello spettacolo scaduto a cabaret.
Una bussola per orientarsi: chi finanzia chi? Wall street su chi ha puntato i suoi denari? L'Arabia saudita si fa carico del 20% della campagna presidenziale. Di chi? (qui)
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