viernes, 20 de enero de 2017
Italia: Senato respinge mozione contro il Venezuela
184 contro 173!
184 sí alla mozione di Pier Ferdinando Casini. con 173 NO espressi dal M5S
Senatore Casini preso in fraganza di menzogna
Sbugiardato Casini, diffusore di fake news di alto calibro. Per diffamare il Venezuela non va tanto per il sottile. Soccombe al tentativo di spacciare una giovane -presunta attivista dei "diritti umani"- coinvolta nell'arresto di esponenti di una formazione estremista, accusata per possesso di armi da guerra. La foga accusatoria del Casini gli ha giocato un brutto scherzo. La signorina Stacy Brigitte Escalona Mendoza, era sì reduce da un viaggio a Bruxelles
per alimentare la campagna contro le autorità del suo Paese. Al suo ritorno a Caracas, però, è stata fermata in compagnia del deputato di Voluntad Popular, Gilber Caro, trovato in possesso di un fucile FAL calibro 7,62 mm, di proprietà delle Forza Armata Nazionale Bolivariana con il numero di serie cancellato; un caricatore con 20 cartucce; 3 stecche di esplosivo C4.
Non sono certo strumenti adeguati alla difesa dei "diritti umani". Più adatti a quelle attività illegali, paramilitari, su cui la magistratura del Venezuela indaga quella formazione politica e il suo leader Leopoldo Lopez, condannato a 14 anni di reclusione come responsabile di moti sediziosi (guarimbas) che costarono la vita a 14 cittadini. Prima di parlare, meglio documentarsi, altrimenti si fiancheggia il terrorismo reale.
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3 comentarios:
l 20 maggio il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Mario Giro, sosteneva il dialogo tra Governo e opposizione, facendo eco al Ministro degli affari esteri, Federica Mogherini, che sosteneva “Credo che non ci sia altra strada percorribile se non quella di sostenere questo difficile sforzo di dialogo nazionale”,
impegna il Governo:
1) ad avviare un dialogo con il Governo venezuelano, nel pieno rispetto del principio di non ingerenza negli affari interni di altri Stati, al fine di tutelare la sicurezza e il benessere dei cittadini venezuelani e in particolare degli Italo-Venezuelani;
2) a rigettare con forza qualsiasi posizione oltranzista e ogni pratica violenta, supportando, con ogni mezzo necessario, l’iniziativa di pace della Santa Sede;
3) a chiedere a Caracas di aumentare le misure di sicurezza a protezione della comunità italiana, predisponendo quanto necessario a garantire una vita tranquilla agli italo venezuelani nel Paese;
4) a chiedere all’opposizione venezuelana di fare quanto possibile per isolare i violenti e ripristinare le condizioni di dialogo nell’interesse del popolo venezuelano;
5) ad avviare una contrattazione per ripristinare i voli aerei da e per Caracas dal nostro Paese, agevolando i nostri concittadini nel Paese latino americano, anche con tariffe scontate;
Guardate che vi state sbagliando. Il Senato con una grande maggioranza ha votato a favore della mozione di Casini
Martedì 24 Gennaio 2017
Crisi in Venezuela: votate mozioni in Aula
Martedì 24 gennaio, a conclusione della discussione di mozioni sulla crisi del Venezuela, l'Aula ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza, e successivamente sottoscritta dai Gruppi CoR, FI-PdL e ALA, e l'ordine del giorno G1 presentato dal sen. Sangalli e da altri senatori. La mozione del M5S è stata invece respinta.
Come si legge nel comunicato di seduta, la mozione n. 709, in relazione alla profonda crisi economica, sociale e politica del Venezuela e alla proclamazione dello stato di emergenza, impegna il Governo italiano ad adottare ogni iniziativa internazionale per ottenere dal Governo venezuelano un atteggiamento costruttivo, per impegnarlo a ripristinare la separazione dei poteri e salvaguardare le attribuzioni degli organi costituzionali; per favorire un dialogo tra Governo, opposizione e società civile; per ottenere la liberazione dei prigionieri politici; impegna inoltre ad adottare ogni iniziativa per alleviare la crisi umanitaria del Paese; ad approvare un piano straordinario di assistenza ai connazionali residenti in Venezuela, anche attraverso un rafforzamento delle strutture consolari; a continuare a sostenere i legittimi interessi delle imprese italiane che operano in Venezuela e vantano crediti nei confronti del Governo.
L'ordine del giorno G1 impegna altresì il Governo a valutare la possibilità di utilizzare strumenti di carattere risarcitorio a favore dei cittadini e delle società italiane che vantano crediti nei confronti del Governo e degli enti pubblici venezuelani.
Rettifica necessaria: la mozione era stata bloccata durante la discussione nella Commissione Esteri. Lunedì 24 gennaio, il Senato ha votato a favore della mozione , vale a dire dell'ingerenza negli affari interni di una nazione storicamente amica.
E' intervenuto in aula l'incolore ministro degli esteri Alfano, per avallare una decisione disegnata su misura a favore della destra golpista.
Va detto anche che dopo l'annuncio di Trump, che conferma la continuità della destabilizzazione degli USA in Venezuela, il governo ha rotto gli indugi e si schiera con i facinorosi dirigenti della destra golpista.
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