Ieri in tutto il mondo è corsa voce che nell’ambito delle manifestazioni antigovernative, le forze dell’ordine venezuelane avevano ucciso un giovane leader degli studenti. La notizia riprendeva tra le altre, le dichiarazioni di Lilian Tintori – moglie di Leopoldo Lopez, in carcere da tre anni per essersi distinto
nell’organizzazione della violenza nel 2014 -, secondo la quale il giovane era un leader dell’opposizione.
La verità è che questo giovane era un leader studentesco chavista ed è stato ucciso a colpi di pistola da sicari al termine di una assemblea dove appoggiava la decisione di Maduro di convocazione dell’Assemblea Costituente. Nell’attentato sono rimasti feriti altri tre giovani. I sicari sono scappati in moto.
Questa la notizia data da La Repubblica, che costituisce il maggior megafono italiano per l’opposizione venezuelana, a cui fanno riferimento RAI e molti altri “media”.
4 maggio: “La protesta dilaga nelle università. Blindati hanno investito i manifestanti. Coinvolto anche il vicepresidente dell’Assemblea nazionale e uno dei leader dell’opposizione a Maduro. Il direttore d’orchesta Dudamel: “Basta repressione”. Preoccupazione per Leopoldo Lopez, in carcere da anni: dal 6 aprile non si hanno sue notizie”
“Uno dei leader degli studenti (Juan Lopez) protagonisti delle proteste contro il presidente Nicolas Maduro è stato ucciso in Venezuela portando in un mese di manifestazioni il totale delle vittime a 34. Lo riferisce la procura di Caracas. Juan Lopez, questo il nome della vittima, aveva 28 anni, stava partecipando ad un’assemblea studentesca nell’Instituto Tecnologico nello stato settentrionale di Anzoategui, quando “uno dei presenti lo ha avvicinato e gli ha sparato diverse volte prima di scappare in sella a una motocicletta”, ha spiegato la Procura in una nota. Oltre al giovane ucciso almeno altri tre sono rimasti feriti.”
Come sostiene la Rete di solidarietà con la rivoluzione bolivariana, “il fatto che fosse uno studente pacifico e sostenitore del legittimo governo venezuelano, non troverà spazio su nessuno dei media che conosciamo. #Venezuela Dunque anche oggi #laRepubblica compie il suo tragico capolavoro di non rispetto dei morti per dare una versione di parte dei fatti. https://www.vtactual.com/…/asesinato-selectivo-ultiman-a-j…/ ”
A La Repubblica si adegua anche il Televideo Rai che copia la sua versione dei fatti .
Non vi è straccia in queste “notizie” del fatto che parallelamente alle manifestazioni violente dell’opposizione che si susseguono da oltre un mese in Venezuela, vi sono altrettante, ben più partecipate e pacifiche manifestazioni dei sostenitori del Governo Maduro.
Non fanno notizia perchè sono pacifiche. E non fanno notizia perchè metterebbero in discussione l’obiettivo finale delle fake news sul Venezuela che è quello di accreditare l’isolamento del Governo “autoritario” di Maduro.
Come possiamo definire questa non occasionale campagna mediatica in vigore fin dal 2002, anno del colpo di stato contro Chavez e che continua a coinvolgere la quasi totalità dei media italiani
https://cambiailmondo.org/2017/05/05/venezuela-aggiornamento-fake-news-da-la-repubblica-c/
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