jueves, 1 de junio de 2017

Venezuela: La Costituente e l'indecente manipolazione dei media italiani


Pubblichiamo uno stralcio di un documentato testo di Attilio Folliero (vedi QUI) che smonta il marchingegno della distorsione sistematica, divenuto oggi esplicita faziositá  contro una nazione e un popolo fiero e combattivo. Persino un processo costituente, che consente modifiche sostanziali della Costituzione, viene preventivamente impallinato dai fiancheggiatori  degli incendiari  e dei nostalgici del linciaggio.  In Venezuela si battono -da 17 anni- affinché possano decidere il loro futuro, e per far sí che continuino ad essere in vigore le norme e le leggi approvate a Caracas. Non a Washington. Non a Bruxelles, non nei "granducati finanziari" o nelle "monarchie repubblicane"  che infestano l'Europa vassalla, di cui i media sono l'indiscutibile avanguardia. Si gargarizzano e sputano ossessivamente in faccia alla veritá con un imprecisato  "populismo". E offrono come alternativa solo l'apologia  modernista della "democratura o dittacrazia". 

....Sembra assurdo, ma l’opposizione che da sempre chiedeva una Costituente di fronte all’iniziativa di Maduro che propone la Costituente per uscire dalla crisi in cui si imbatte il paese, si tira indietro. L’opposizione, dunque non accetta la Costituente e parla apertamente di un colpo di stato attuato da Maduro! L’aspetto più “comico” della questione è che i media internazionali che prima si facevano eco della richiesta della costituente da parte dei leader dell’opposizione (a titolo di esempio riportiamo sotto lo spagnolo ABC) ed accusavano Maduro di essere un dittatore perché impediva lo svolgimento di elezioni ed il ricorso alla Costituente, oggi allineati ancora una volta con l’opposizione parlano tutti di colpo di Stato.

  

Ovviamente a questo cliché non sfuggono i principali media dell’oligarchia italiana, che per solidarietà di classe, subito dopo aver appreso la notizia della proposta di Maduro danno ampio spazio ai luoghi comuni dei leader dell’opposizione, ossia i rappresentanti dell’oligarchia venezuelana.

La disinformazione del Corriere della Sera

Il Corriere della Sera nel suo articolo intitolato “Ancora scontri in piazza a Caracas” da spazio all’opinione dei leader dell’opposizione per i quali questa mossa di Maduro è un colpo di Stato.

Per il Corriere della sera far votare i cittadini per eleggere una Assemblea Costituente, chiamata a decidere l’assetto dello Stato, è dunque un colpo di stato?

La manipolazione de La Repubblica


La Repubblica in un suo articolo scrivendo che l'Assemblea verrà votata dalle corporazioni e non a suffragio universale, non sta facendo altro che disinformare e manipolare. In Venezuela il voto è libero, segreto ed a suffragio universale, in cui votano tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni, iscritti al Consiglio Nazionale Elettorale. Quindi anche per l’elezione dei rappresentanti dell’Assemblea Costituente il voto sarà libero, segreto ed a suffragio universale, come previsto dalla Costituzione.

Ovviamente anche questo giornale da spazio all’opposizione ed in particolare aJulio Borges, presidente del Parlamento e uno dei principali esponenti del partito di estrema destra “Primero Justicia”. Per Borges – secondo quanto riportato da La Repubblica – questa iniziativa equivale a "una Costituente truffa, inventata solo per distruggere la Costituzione attuale e cercare di fuggire così all'inesorabile verdetto delle elezioni" che il governo chavista ha ritardato o sospeso da quando ha perso la maggioranza nel Potere Legislativo, nel dicembre del 2015.

Anche La Repubblica, dunque fa passare l’idea che si tratti di un colpo di stato e di una scusa per continuare ad impedire la realizzazione di elezioni, sapendo che ormai l’opposizione ha la maggioranza assoluta. Ancora una volta bisogna far presente che le elezioni presidenziali non sono mai state annullate o spostate, essendo previste per il 2018 e del referendum revocatorio abbiamo parlato sopra.

Appare evidente l’incongruenza di Borges che i lettori di questo giornale avranno sicuramente notato: l’opposizione, se come dice Borges è maggioranza nel paese, avrebbe la maggioranza anche nell’elezione per l’Assemblea Costituente e quindi come maggioranza potrebbe decidere l’assetto del nuovo stato, smantellare lo stato chavista e far approvare la norma che, subito dopo l’approvazione della nuova Costituzione, si procederà all’elezione di tutti i poteri e quindi anche del Presidente della Repubblica.

L’opposizione se fosse veramente maggioranza parteciperebbe alla Costituente, prendendo due piccioni con un fava: di un solo colpo si libererebbe dello stato voluto da Chávez e allo stesso tempo si libererebbe di Maduro.

Il Messaggero ed il teatro dell’assurdo


Anche Il Messaggero da spazio a Julio Borges, presidente del Parlamento che parla di una Costituente truffa, inventata per cercare di fuggire all'inesorabile verdetto delle elezioni. Anche al Messaggero sembra di assistere al teatro dell’assurdo e non se ne rende conto?

Maduro sta chiamando il popolo alla elezione della Costituente, cioè sta facendo decidere al popolo l’assetto del nuovo stato e nel Messaggero si dice che Maduro tenta il colpo di stato!

Il popolo non solo sarà chiamato ad eleggere i rappresentanti per l’Assemblea Costituente, ma potrà inviare alla Costituente stessa tutte le proposte opportune. Che avranno pensato i lettori di questo giornale?

L’indecenza de La Stampa


La stampa va oltre ogni decenza. Nel suo articolo “Scontri a Caracas contro Maduro”, La Stampa intervista in esclusiva Henrique Capriles, che accomuna Maduro a Pinochet! Maduro è un dittatore come Pinochet? Quel Pinochet dittatore di cui tanto si parlò in Italia in occasione della finale di Coppa Davis di Tennis del 1976 fra Cile e Italia. Il dibattito in Italia si diede perché la finale di Coppa Davis si sarebbe dovuta giocare in uno stadio utilizzato dalla dittatura di Pinochet per rinchiudere ed ammazzare gli avversari politici. Il dittatore Pinochet aveva preso il potere grazie ad un colpo di stato, aveva bombardato il palazzo presidenziale, ammazzato il legittimo presidente del Cile, Salvador Allende e migliaia di avversari politici; inoltre migliaia furono i desaparecidos del suo regime dittatoriale. Maduro ha fatto tutto questo? E’ una vera indecenza pubblicare un articolo in cui qualcuno accomuna Maduro a un Pinochet. 

Il direttore de La Stampa conosce molto bene la realtà del Venezuela, ma lui e il suo giornale debbono portare avanti una certa linea politica e far passare questa indecenza.

Le incongruenze de Il Sole 24Ore


Anche il giornale economico di proprietà della Confindustria, Il Sole 24 Ore, terzo giornale più diffuso in Italia, dopo Corriere e Repubblica, si schiera ovviamente con l’opposizione. Nell’articolo Venezuela, Maduro convoca un’assemblea costituente. L’opposizione: «È una truffa» non solo prende posizione a favore dell’opposizione, ma - facendo parlare anche lui il signor Borges, il presidente del parlamento - ripropone il cliché “che questa iniziativa equivarrebbe a «una Costituente truffa, inventata solo per distruggere la Costituzione attuale e cercare di fuggire così all’inesorabile verdetto delle elezioni» che il governo chavista ha ritardato o sospeso da quando ha perso la maggioranza nel dicembre del 2015”.

Per sfuggire all’inesorabile verdetto delle elezioni il Presidente del Venezuela propone una elezione Costituente? Ma al Sole 24 Ore si rendono conto dell’incongruenza, dell’assurdità che si sta pubblicando? Il presidente del Venezuela propone l’elezione di una Costituente in cui se l’opposizione dovesse vincere ed ottenere la maggioranza non solo smonterebbe lo stato voluto da Chávez, ma si libererebbe anche dello stesso Maduro attraverso una nuova elezione presidenziale che molto probabilmente si darà prima della elezione prevista per la fine del 2018! E questo sarebbe il dittatore? Si rendono conto dell’incongruenza?

Il Foglio spiega come si svolgerà la truffa della Costituente (sic!)

E arriviamo al Foglio che ci spiega per filo e per segno come si svolgerà la truffa della Costituente. L’autore dell’articolo anticipa che l’assemblea “sarebbe composta da 500 membri scelti per metà tra i “movimenti sociali” e per metà tra le circoscrizioni municipali, tutti ambienti strettamente controllati dal chavismo”. Magari l’autore dell’articolo, nella sfera di cristallo che ha consultato ha visto anche i nomi degli eletti e non li ha riportati per motivi di spazio!

Innanzitutto, Maduro ha proposto la Costituente sulla base della Costituzione (Titolo IX. Della Riforma Costituzionale. Articoli: 340-350). L’articolo 348 stabilisce come si convoca l’Assemblea Nazionale Costituente ed in particolare prevede che “L'iniziativa di convocazione dell'Assemblea Nazionale Costituente può essere presa dal Presidente della Repubblica in Consiglio dei Ministri”. Una delle modalità di convocazione della Costituente è per iniziativa del Presidente. Quindi nessuna violazione della Costituzione e nessun colpo di stato come hanno dato ad intendere molti media.

In secondo luogo va detto che il Presidente ha prontamente nominato una commissione presidenziale, in cui partecipano anche eminenti giuristi, costituzionalisti e professori universitari, col compito di stabilire in modo chiaro il potere plenipotenziario e la portata di questo potere costituente originario. Dopo aver stabilito la portata di questo potere, si procederà all’elezione dei Costituenti, sempre secondo quanto previsto dalla Costituzione, con voto libero segreto ed a suffragio universale. Il Foglio prima ancora dell’insediamento della Commissione che fisserà la portata del potere costituente, pretende spiegare come saranno eletti i membri della Costituente!

Inoltre nell’articolo in questione attraverso le parole di Luis Florido, definito un alto esponente dell’opposizione al regime, il Foglio spiega la tragedia del Venezuela.

Premesso che il sottoscritto pensa che in Venezuela si stia attraversando una situazione molto difficile, con enormi problemi, con scarsità di cibo, con file lunghissime per comprare alimenti, con inflazione altissima, tutti problemi vissuti in prima persone dallo scrivente e riportati più volte (2), la tragedia del Venezuela di cui parla il signor Florido è però un film di fantapolitica. In Venezuela secondo Florido l’85,1% vive in povertà, il 72% dei venezuelani ha perso in media 9 kg (sic!) nell’ultimo anno, il 10% dei cittadini fruga nell’immondizia ... 

Prendiamo solo quest’ultimo dato: 10% di cittadini che fruga nell’immondizia. Caracas ha oltre 4 milioni di abitanti, quindi il sottoscritto che vive a Caracas ogni giorno dovrebbe vedere centinaia e centinaia di persone fare la fila ai cassonetti! E’ una questione matematica, se oltre quattrocentomila persone, quasi mezzo milione frugano nei cassonetti significa che c’è una folla ad ogni cassonetto, magari lottando fra di loro per chi ha la priorità di rovistare! Personalmente ho visto delle persone frugare nei cassonetti di qualche mercato rionale, dove i venditori buttano gli scarti di frutta e verdura ma da qui a dire che il 10% della popolazione fruga nella spazzatura ce ne passa!

Se l’85% vivesse veramente in povertà, se il 72% perdesse cosi tanto peso, se il 10% non avesse da mangiare al punto da essere costretta a frugare nella spazzatura, qua ci sarebbe una rivoluzione! Ci sarebbe un nuovo Caracazo; saccheggi e assalti ai negozi sarebbero all’ordine del giorno. Invece, a ribellarsi, a scendere in strada sono solo i ricchi e i ricchi non stanno protestando perché muoiono di fame!
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