lunes, 26 de noviembre de 2007

Uribe accusa P. Cordoba di tradimento alla patria

La senatrice Piedad Cordoba che era stata incaricata dal Presidente Uribe di fare da mediatrice con la guerriglia, ha reso noto che le è stato notificato che la Corte Suprema ha aperto una indagine a suo carico per "tradimento della patria".
La senatrice ha reso noto che durante i 4 mesi dei negoziati che condusse per arrivare alla liberazione dei prigionieri in mano alla FARC, e di quelli rinchiusi nelle carceri colombiane, il Presidente francese Sarkozy arrivò a manifestarle la disponibilità a ricevere Marulanda -capo della FARC- all'Eliseo.

La mediazione per arrivare allo scambio di prigionieri e ad un accordo di pace, dove affiancava il presidente del Venezuela, è stata interrotta unilateralmente da Uribe, adducendo ragioni pretestuose.
In un primo momento, Uribe stabilì la data del 31 dicembre come tempo utile per concludere la trattativa; poi ha mandato gambe all'aria la trattative, senza fornire ragioni di peso.
Pretendere di risolvere in 5 mesi quel che lo Stato colombiano non ha saputo risolvere in 50 anni, è una pretesa delirante.

In realtà, Uribe aveva dovuto autorizzare la trattativa per sfuggire alle pressioni dell'opinione publica interna e agli scandali della "parapolitica", che vedono implicati alte personalità politiche a lui molto vicine .
Alla fine, gli ultimatum della Casa Bianca, degi vertici militari e dell'oligarchia hanno avuto la meglio. Uribe ha guadagnato un pò di tempo, ed ora si ritrova con gli stessi problemi, ma molto aggravati.
Una sterzata pericolosa verso la conservazione dei privililegi storici della minoranza dominante, disposta a difenderli ad ogni costo, anche con la continuazione della violenza e guerra civile.

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