Alle 5 del pomeriggio è atterrato all'aeroporto di Caracas il Falcon che ha condotto verso la libertà Consuelo e Clara. Erano accompagnate dal ministro dell'interno del Venezuela Chacín, dalla senatrice colombiana Piedad Cordoba e dall'ambasciatore cubano a Caracas.
Un elicottero di fabbricazione russa ha raccolto le due donne nella selva del Guaviare e -dopo tre ore di volo ininterrotte- sono arrivate in un aeroporto militare venezuelano della frontiera. Con Telesur, abbiamo potuto seguire in diretta tutta l'operazione in cui la pattuglia guerrigliera della FARC ha consegnato alla delegazione umanitaria Consuelo e Clara.
E' stato molto impattante: una guerrigliera offriva un fiore rosso appena colto nella raduraalle ex-prigioniere, poi gli abbracci con cui si sono separati i guerriglieri e le due donne che erano loro prigioniere.
Per una volta, le immagini sgretolavano miti, clichet e luoghi comuni stratificati e fuorvianti, che sono una matrice per la persistenza degli odi e dei rancori.
Per una volta, le immagini ci hanno restituito la umanità di uomini e donne che hanno vissuto un dramma che non è solo personale. E' il dramma della guerra civile, e della morte come principio regolatore della vita quotidiana.
Quelle strette di mano, sorrisi e abbracci sono la prova provata che è possibile voltare pagina, e cominciare a scrivere la storia della nuova Colombia. Forse nella selva del Guaviare è stata seminata la pianta della speranza.
Clara e Consuelo hanno annunciato che si uniranno a Piedad Cordoba per intensificare la campagna umanitaria che deve portare alla liberazione di tutti i prigionieri. quelli nella selva e quelli nelle carceri. In ogni angolo del venezuela e della Colombia dovranno sorgere comitati per lo scambio umanitario.
Andranno in Bolivia a ringraziare il governo di Evo Morales, poi in Argentina e in tutti gli otto Paesi che si sono impegnati nella campagna umanitaria.
http://www.selvas.org/Video.html
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