viernes, 2 de mayo de 2008

Latinoamericani e cittadinanza italiana

Le cifre del Dossier Caritas-Migrantes. Le unioni di latinoamericane ed italiani (3.840) rappresentano il 20,6% delle coppie straniera/italiano; in oltre 79 mila hanno ottenuto la cittadinanza

Milano riveste il ruolo di principale polo di attrazione con più di 50 mila presenze di latinoamericani, ma anche Torino e in particolare Genova contribuiscono a far sì che almeno un latinoamericano ogni due soggiorni nelle regioni dell’Italia del Nord Ovest. Sono solo gli argentini e i colombiani a preferire Roma a Milano, anche se la Capitale mantiene il suo ruolo di riferimento per tutte le comunità comparendo sempre tra le prime province di insediamento e contribuendo significativamente a far sì che almeno un latinoamericano ogni quattro risieda nell’Italia centrale.

Se in termini assoluti sono la Lombardia e il Lazio a registrare i numeri più significativi, in termini relativi è però in Liguria la regione in cui si registra una presenza latinoamericana percentualmente più rilevante, pari ad un terzo della presenza complessiva straniera.

Coppie miste e acquisizioni di cittadinanza. Il fenomeno delle coppie miste è relativamente recente in Italia ma nel corso dell’ultimo decennio ha avuto una tale crescita che attualmente ha raggiunto la media di altri Paesi europei di forte immigrazione.
Il fenomeno ha una notevole rilevanza perché indica da una parte la stabilizzazione ed inserimento degli immigrati nel territorio e dall’altra, una maggiore ed intensa interrelazione con gli italiani.

Nel 2005 (ultimi dati disponibili) i matrimoni celebrati in Italia sono diminuiti rispetto al 1992, ma contemporaneamente sono aumentate le unioni miste con un incremento del 172,3%, sempre rispetto al ‘92, raggiungendo un’incidenza del 9,5% sul totale dei matrimoni.

Le unioni di latinoamericane ed italiani (3.840) rappresentano il 20,6% delle coppie straniera/italiano e tra latinoamericani ed italiane (614 unioni) il 12,6% della tipologia italiana/straniero.
Anche in questo anno, le brasiliane sono quelle più presenti (32,9%) seguite con un stacco ampio da ecuadoriane (11,8%) e peruviane (11,3) indicando come le donne di questi due collettivi siano in una fase di inserimento più avanzato rispetto agli anni precedenti. Tra gli sposi stranieri, risaltano sempre cubani (16%) ed argentini (12%).

I matrimoni misti sono un indicatore di integrazione notevole e mostrano l’indebolimento di pregiudizi culturali della società italiana verso gli stranieri. Inoltre, si costituiscono per gli immigrati, in una strategia di inserimento in quanto è una delle vie più agevolate per l’acquisizione della cittadinanza italiana, fenomeno, che rispetto ad altri Paesi europei, è ancora abbastanza contenuto.

I dati a disposizione, ovvero quelli del censimento 2001, più, quelli del quadriennio successivo, riferiscono che i latinoamericani che hanno ottenuto la cittadinanza fino al 2005 sono 79.291, cifra molto inferiore a quella che emerge dai riconoscimenti di cittadinanza tra i discendenti di italiani che vivono in America Latina.
Questo fenomeno, regolato dallo ‘jure sanguinis’ e molto frequente in Argentina e Brasile, ha interessato tra il 1998 ed il 2006, 307.839 e 148.204 persone nei due Paesi rispettivamente; essi hanno rappresentato più del 60% del totale dei riconoscimenti per quegli anni in tutto il mondo.

Quanto alle coppie miste tra italiani e latinoamericani, risulta evidente una certa preferenza accordata alle persone provenienti da questa area a seguito delle affinità culturali e religiose e anche degli scambi che si sono andati rafforzando, prima per la forte emigrazione italiana in quell’area e poi, per la diffusa presenza italiana o di origine italiana in tutti quei paesi.

www.emigrazione-notizie.org/news.asp?id=4886

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