sábado, 3 de mayo de 2008

Varo della IV Flotta degli USA

Dal 1 luglio, comincerà a riattivarsi la IV Flotta degli Stati Uniti, dalla base di Mayport in Florida, dove oggi fa capo il Comando sud. Questa flotta ha come teatro di operazione il Mar dei Caraibi e tutte le rotte che connettono con l’America centrale e meridionale.

Per importanza e potere bellico, non è inferiore alla V Flotta che è attiva nel Golfo Persico o alla VI che presidia il Mediterraneo. Naturalmente, l’annuncio fatto pubblico dalle autorità militari nordamericane ricorre al consueto giustificativo della “lotta al terrorismo”.

L’ammiraglio Gary Rougherd ha sottolineato l’importanza strategica della “sicurezza delle rotte marittime nel sud dell’Emisfero Occidentale”, e la necessità di “intimidire i nostri avversari ideologici nella regione”.

La IV Flotta fu creata 65 anni fa, oggi viene riattualizzata per “inviare un messaggio” al blocco geopolitico sudamericano, con il fine di frenare il suo crescente protagonismo politico, diplomatico, economico e finanziario: MERCOSUR, Banco del sur, Unasur.
Nel vertice del Gruppo di Rio, gli Stati Uniti -per la prima volta- sono rimasti isolati, con l’unica eccezione del foraggiato Uribe.
La goccia che fa traboccare il vaso, è senza dubbio l'annunciato Consiglio Sudamericano di Difesa che dovrebbe essere varato il 24 di maggio.

L’ammiraglio J. Stevenson, capo del Comando sud, ha detto a chiare lettere che questa IV Flotta -che era scomparsa nel 1950 dopo i trionfi della seconda guerra mondiale- è finalizzata ad “..annullare la rilevanza che ha acquisito la zona e deve acrescere la nostra capacità di azione”.
In soldoni, significa che vista l’impraticabilità dei classici colpi di Stato da manuale, si apprestano ad affrontare la soluzione della loro “questione meridionale” con un approccio più globale.

La meta del grande gioco strategico è strappare l'Amazzonia ai suoi legittimi detentori attuali, e garantirsi le sue immense ricchezze, indispensabili per ridare linfa al traballante sistema di sfruttamento istaurato dal capitalismo finanziario.
E' in gioco non tanto l'ormai pericolante egemonismo globale degli Stati Uniti, ma il suo futuro di nazione chiaramente predominante sulla scena continentale. La supremazia sulle Americhe.

La destabilizzazione di quel che ha cessato di essere il “cortile di casa” deve essere condotta con una strategia a più vasto raggio, coordinata, in cui i Lula, Chavez, Kirchner, Evo Morales e Rafael Correa vengono inquadrati ed affrontati con la “destabilizzazione multilaterale”.

Il risultato dell’operazione di annichilimento di Raul Reyes con il bombardamento dell’Ecuador non ha dato i risultati previsti, al di là dell’ annientamento delle trattative di pace con la FARC e l’estromissione della Francia dalla scena sudamericana. Per attivare i "fuochi di guerra" indispensabili al Pentagono, ci vuole dell'altro.

Il Brasile, Venezuela, Argentina ed Ecuador si apprestano a dar inizio al Consiglio Sudamericano di Difesa. Inoltre, ci sarebbe un accordo siglato tra la Russia e il Brasile, sullo sviluppo congiunto di un caccia di quinta generazione. Consiste, nella partecipazione brasiliana al programma russo PAK-FA, con la possibilità di eventuali trasferimenti di tecnologie (1). Troppe cose si stanno muovendo nell'ex "cortile", perciò salpa la IV Flotta.

Tito Pulsinelli

(1)
http://www.red-stars.org/

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