Il presidente Rafael Correa ha assicurato che "l'Ecuador ha deciso per un nuovo paese", dando un travolgente SI alla nuova costituzione voluta dal governo.
"La nuova Costituzione ha vinto in maniera schiacciante. E' un momento storico che trascende di molto l'importanza delle singole persone che per caso o per fortuna hanno avuto un ruolo in questo processo", ha detto con euforia Correa.
Il capo dello stato ha assicurato che "le vecchie strutture di potere sono state sconfitte" alle urne, e ora "quelli che han no mentito e manipolato" per evitare chela Costituzione venisse approvata dovranno rendere conto al popolo. Il capo dello stato ha rivolto un invito all'unità affinché quelli che hanno votato per il Si e quelli che hanno votato per il No, lavorino per portare avanti la rivoluzione, "perché si tratta di un processo di tutto il popolo", ha enfatizzato.
"Rispettiamo il mandato che ci fu dato il 26 novembre del 2006, e ora porremo le basi per un nuovo paese", ha detto Correa in un discorso televisivo da Guayaquil, da dove aspetta i risultati ufficiali del referendum approvativo costituzionale.
Gli exit poll indicano che il progetto di Costituzione promosso dal presidente Rafael Correa sarebbe stato approvato questa domenica con un 67,6% dei voti. Correa ha espresso la sua gratitutine a dio, "e al popolo ecuadoriano che non si è fatto confondere".
Ha dichiarato che ora rimangono in evidenza quelli che hanno qualificato la Costituzione di abortista, e lo hanno accusato di voler perpetuarsi al potere.
"Non si dimentichino di chi hanno cercato di ingannare. Non faremo mai passi indietro, procederemo sul sentiero della costruzione comune della patria".
Correa ha ribadito che tutto il popolo dell'Ecuador procederà sul sentiero del cambiamento e del futuro. "Quelli che per convinzione hanno avuto altre posizioni politiche, li rispettiamo, ma quelli che difendevano solo interessi particolari dovranno rendere conto".
Il capo dello stato ecuadoriano ha affermato che "con questa sciacchiante maggioranza costruiremo un paese senza discriminazione, ugualitario, equo, giusto verso tutti", ha sottolineato.
Mano tesa all'opposizione
Dopo il suo discorso pubblico a Guayaquil, il presidente Rafael Correa ha conversato con i rappresentani dei mezzi di informazione, ai quali ha ribadito il suo invito all'unità del paese, e ha teso la mano all'opposizione.
"Tendiamo la mano all'opposizione, ma devo dire che sono scettico, conosco la superbia di questi gruppi che hanno fatto rocrso a qualunque pretesto per destabilizzare questo processo".
Correa spera che l'opposizione "riconosca la sua sconfitta e che tutti insieme potremo proseguire nella linea della decisione presa dalla grande maggioranza del popolo" [Jaime Nebot, sindaco di Guayaquil e principale esponente dell'opposizione ha riconosciuto la sconfitta e ha usato il termine "trionfo" per definire la vittoria del Si e di Rafael Correa - ndt]
Speriamo che si calmino un po' e che ci lascino costruire questo nuovo paese
Il capo dello stato dell'Ecuador ha rafforzato la sua leadership, conseguendo il suo quarto trionfo elettorale questa domenica, quando la maggioranza degli elettori ha approvato con voto referendario la nuova Costituzione che promosse dai tempi della sua campagna per la presidenza nel 2006.
La "sorprendente" votazione che ha ratificato il testo costituzionale ha accresciuto l'immagine di un leader che dall'inizio della sua attività politica ha sfidato le multinazional, ha snobbato gli Stati Uniti, e ha trasformato la sua grande popolarità in una scure di guerra contro gli avversari.
La nuova Costituzione di 444 articoli, permetterà una maggiore partecipazione della società ai processi decisionali, proibisce la installazione di basi militari straniere, concede il voto ai militari, e vincola le elezioni anticipate alla destituzione del presidente o del Congresso.
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