jueves, 30 de octubre de 2008

Stati Uniti tentò di impedire lancio del satellite venezuelano

Gli USA hanno cercato di fermare il Simón Bolívar



Incredibile. Ieri mattina, poche ore prima del lancio del satellite venezuelano Simón Bolívar (Venesat 1), l'agenzia spaziale cinese responsabile per la messa in orbita, riceveva una telefonata dagli USA che gli chiedeva di sospendere le operazioni.

"Gli Stati Uniti hanno fatto pressioni per il differimento del lancio: nessuno ha idea delle mosse dell'Impero: pressioni da tutte le parti", ha detto Hugo Chávez in una conferenza stampa tenuta ore dopo, riferendo quanto le autorità cinesi gli avevano subito comunicato.

"L'ultima se la sono inventata poche ore fa: è arrivata una richiesta da parte degli USA al governo cinese per richiedere la sospensione del lancio, perché il satellite andava revisionato a causa di una precedente modifica che avrebbe generato perturbazioni. Ma guarda un po'! E' come la storiella delle biciclette atomiche". "La risposta del governo cinese è stata: non c'è nessuna ragione per sospendere il lancio".

Alla conferenza stampa era presente anche il presidente boliviano Evo Morales, che aveva assistito al lancio in compagnia di Chávez. Morales ha detto che grazie a questo strumento tecnologico, le telecomunicazioni nella regione cesseranno di essere un affare privato, con il che, le comunità indigene e contadine, storicamente emarginate, potrenno ora accedere più facilmente a questo tipo di servizio.

"Si potrà mettere fine ad alcune forme attuali di comunicazione presso alcune comunità contadine e indigene", ha detto, precisando che in alcune regioni remote della Bolivia si fa ancora uso di antiche forme di comunicazione come i segnali di fumo, o i chasquis - messaggeri umani che percorrono a piedi grandi distanze -, o il pututo, che è una specie di tromba ancora di moda tra alcuni popoli andini.

http://achtungbanditen.splinder.com/

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