viernes, 6 de marzo de 2009

Globovisión e RCTV: Nessuna violazione della libertà d'espressione


Globovisión e RCTV: Nessuna violazione della libertà d'espressione

Se vi è una questione nella quale la politica venezuelana ha forti punti di contatto con quella italiana direi che è quella del rapporto tra emittenza radiotelevisiva privata e democrazia. Questo articolo da Venezuelanalysis contiene un'aggiornamento su alcune cause giudiziare molto importanti che oppongono il governo Chavez a importanti potentati mediatici privati. Traduzione dall'inglese di Gianluca Bifolchi http://achtungbanditen.splinder.com/ ]

James Suggett
La Corte Interamericana dei diritti umani
(CIDH) ha sentenziato mercoledì che il governo venezuelano non ha violato il diritto di espressione, di uguglianza di fronte alla legge, o di proprietà privata di due stazioni televisive Radio Caracas Televisión (RCTV) e Globovisión, che gli avevano mosso questa accusa.

"Non è stato stabilito se lo stato ha violato il diritto di cercare, ricevere, e diffondere informazione", si legge nel verdetto, ribadendo la conclusione a riguardo del diritto di proprietà privata ed uguaglianza di fronte alla legge.
Comunque, in un quarto punto, la CIDH ha deciso che il governo "è responsabile per non aver rispettato il suo obbligo di garantire la libertà di ricercare, ricevere e diffondere informazione ", perché avrebbe dovuto attivarsi maggiormente per impedire e punire atti di intimidazione contro gionalisti da parte di soggetti terzi.

La decisione chiude due cause mosse simultaneamente da Globovisión e RCTV, che si indentificano e pianificano entrambi strategie con l'opposizione al governo del Presidente Hugo Chavez.
L'ambiente dei media in Venezuela è altamente politicizzato. Negli anni, persone che affermavano di essere tra i sostenitori del governo hanno gettato lacrimogeni in locali dei media privati, e hanno minacciato giornalisti di RCTV e Globovisión in reazione a ciò che essi chiamano "terrorismo mediatico" contro il governo, di recente manifestatosi in un talk show di Globovisión in cui un partecipante minacciava l'assassinio del Presidente Chavez.

Chavez ha condannato con decisione gli attacchi violenti ai media, ma ha ribadito la sua accusa che le emittenti private stanno conducendo una "guerra mediatica" contro di lui, e ha invitato corpi dello stato a rispondere con una più vigorosa campagna di informazione.
Inoltre, nel maggio del 2007, il Venezuela non ha rinnovato la concessione a RCTV, a motivo della violazione da parte dell'emittente della Legge sulla Responsabilità Sociale delle Radio e delle Televisioni ripetutasi centinaia di volte, e per aver sostenuto il colpo di stato contro Chavez nell'aprile 2002, trasmettendo falsa propaganda a favore del golpe e nascondendo il vero svolgersi degli eventi.

RCTV trasmette ancora via cavo e via satellite. Frattanto, gruppi di opposizione hano cercato di presentare il governo come un violatore di diritti civili, usando come tattica la presentazione di queste due cause contro il governo Chavez davanti alla CIDH.

L'accusa aveva cercato di legare il governo a vari incidenti di intimidazione contro i giornalisti a partire dal 2001, e la difesa ha contestato con successo l'esistenza di questo nesso.
Il verdetto della CIDH dichiara che il riconoscimento della necessità da parte del governo venezuelano di scoraggiare con più efficacia gli attacchi da parte di soggetti terzi "è di per sé una forma di riparazione" per i ventisei giornalisti le cui esperienze sono state oggetto di giudizio.

La CIDH ha anche detto che il governo Venevuelano dovrebbe condurre investigazioni sui casi riguardanti giornalisti "con efficacia e in un periodo di tempo ragionevole", e "adottare le misure necessarie per evitare inutili restrizioni e ostacoli diretti o indiretti alla libertà di cercare, ricevere e diffondere informazione" in futuro.

Poiché il governo è stato trovato senza colpe nella violazione dei diritti dei giornalisti, la sentenza non stabilisce indennizzi monetari ai reporter, ma chiede al governo di pagare le spese legali e amministrative, che ammontano a 10.000 dollari.
La causa di RCTV è stata presentata dalla giornalista dipendente Luisiana Ríos, e la causa Globovisión dalla giornalista Gabiela Perozo, mentre l'ex procuratore generale del Venezuela,
Isaías Rodríguez, difendeva lo stato.
La CIDH è un'istituzione giudiziaria autonoma dell'Organizzazione degli stati Americani (OEA) che ha il compito di applicare e intepretare la Convenzione Americana dei Diritti Umani.

No hay comentarios:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...