Il ministro della Sanità Alan Jones ha annunciato un piano per l'assistenza psicologica ai nuovi disoccupati, ai moltissimi che sono diventati debitori e alle famiglie che hanno subiti danni -non solo economici- a causa della crisi che da finanziaria- è già diventata economica e sociale.
Il ministro britannico avverte che "...con il rallentamento economico c'è la possibilità che aumenti il numero degli ansiosi e depressi, e che sperimentino bassi livelli di benessere mentale".
Stanno addestrando 3600 terapeuti e centinaia di infermiere, affinchè dal prossimo anno sia pronta una rete di aiuto psicologico nei centri medici della "mutua" o nelle sedi delle agenzie per la ricerca dell'impiego.
La crisi sta diventando anche una patologia che moltiplica la depressione e l'ansia. Ammonterebbero a circa sei milioni e -finora- continuano a ricevere un sostegno economico, in quanto molti di loro sono letteralmente incapaci a cercare un nuovo lavoro.
Questa iniziativa del governo è stata accolta positivamente da molte organizzazioi di volontariato che si agiscono nel campo della salute mentale.
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