...neutralizzato -per ora- dalla popolazione che si riversa nelle strade e circonda Base aerea. Presidente Zelaya alla testa della protesta. Silenzio assordante degli USA sull'inedito tentativo di divieto di votare.
Tito Pulsinelli
Mentre gli "occidentali" sono imegnati a schierarsi sulla questione delle elezioni in Iran, tutto il monopolio mediatico -in modo grantico- tace sul "golpe" sventato ieri in Honduras, dove un Presidente coraggioso si è messo alla testa dei cittadini e si sono diretti ad una Base dell'aviazione. Perchè? Recuperare le urne e le schede che i militari si rifiutano di distribuire nelle circoscrizioni elettorali. L'azione è coronata da successo ed il "golpe" sventato. Per ora.
Domenica c'è una consulta elettorale in Honduras, e verrà chiesto alla cittadinanza se è favorevole -o no- a convocare una Assembea Costituente, per modificare l'attuale Costituzione repubblicana. Si badi bene: ha solo valore consultivo, non è vincolante, è poco più che un sondaggio elettorale. Ma i "poteri forti" non ne vogliono sapere, non s'ha da fare: proibito verificare l'opinione della gente su questo argomento-tabù, che è di loro esclusiva competenza.
Mercoledì notte, il Presidente della repubblica Zelaya, di fronte al rifiuto del capo delle forze armate a distribuire il materiale elettorale, lo destituisce. Si innescano una serie di dimissioni a catena, si scatena puntualmente la tempesta mediatica e le manovre sottobanco delle elites che hanno nelle loro mani lo Stato. Come se fosse una "cosa loro".
Giovedì mattina, la giudice di alta istanza della magistratura, a tambur battente sforna una sentenza fatta su misura dai committenti golpisti: la destituzione dell'alto capo militare golpista è nulla, deve pertanto rimanere al suo posto! In altre parole, la giudice con una paginetta firmata di suo pugno, nega i poteri del Presidente della Republica. Tra questi, vi è quello che lo consacra "comandante generale delle forze armate". E' un vero e proprio colpo di Stato.
La cupola del potere giudiziario, a braccetto con il racket dei generali, dei banchieri, latifondisti e i padroni della comunicazione, annullano il potere della Presidenza della repubblica. Che è l'unico a scaturire dai voti...
Quel che non era previsto dal copione è la reazione di Zelaya, la mobilitazione generale dei movimenti sociali e della società civile che si sono riversati sulle strade del Paese centroamericano.
E' sconcertante l'arroganza di una classe dirigente che ritiene di poter sovvertire l'ordine costituzionale per....evitare l'emissione dell'opinione popolare sull'opportunità di una nuova Costituzione. Abituati a imporre i loro interessi da sempre, e sempre in maniera dispotica, avevano creduto possibile farlo ancora. Si sono sbagliati. Nel passato, però, puntualmente arrivava l'invasione militare proveniente dal nord.
Scandalizza -ma non troppo- l'assordante silenzio degli Stati Uniti, che sentono di più la morte di Micheal Jackson. Indaffarati a ribaltare il risultato delle elezioni in Iran, restano muti come un pesce su una congiura dei Palazzi volta ad impedire che in Honduras si possa votare. Misteri insondabili della doppia morale a doppio fondo.
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