sábado, 28 de mayo de 2011

EMIRATI ARABI: 35mila mercenari per il Medio Oriente e l'Africa

Al-Manar. Zayed Military City, in un campo militare in una zona desertica degli Emirati Arabi Uniti sta per essere creato: un esercito segreto che sarà usato non soltanto all’interno del territorio ma anche in altri paesi del Medio Oriente e del Nord D’Africa. Erick Prince è responsabile per la messa a punto, ex comandante del Navy Seals, nel 1997 creò la Società Blackwater, la più grande compagnia militare privata usata dal Pentagono in Iraq, Afghanistan e altre zone di guerra
Questa società che nel 2009 fu ribattezzata XeServices (con lo scopo, tra gli altri, di scappare alle azioni giuridiche per i massacri di civili in Iraq) dispone negli USA di un grande campo di addestramento dove ha già formato più di 50.000 specialisti nella guerra e nella repressione, e sta per aprire un altro.
Ad Abu Dhabi, Erick Prince, senza apparire personalmente ma attraverso la società-consorzio Reflex Response, ha chiuso il primo contratto di 529.000 milioni di dollari (il documento originale datato 13 luglio 2010 è appena stato pubblicato sul New York Times.)

Su questa base è già iniziato in diversi paesi (SudAfrica, Colombia, ecc) il reclutamento di mercenari che formeranno il primo battaglione di 800 uomini e che sono già addestrati negli Emirati Arabi Uniti da specialisti statunitensi, britannici, francesi e tedeschi, provenienti dalle forze speciali e dai servizi segreti.
Ricevono uno stipendio tra i 200 e i 300.000 dollari l’anno e le reclute circa 150 dollari al giorno.
Una volta verificata l’efficienza del battaglione in un’”azione reale”, Abu Dhabifinanzierà con 1 miliardo di dollari la formazione di una brigata completa composta da diverse migliaia di mercenari. E’ prevista la costruzione negli Emirati Arabi di un campo di addestramento analogo a quello che già funziona negli USA.
Il principale sostegno a questo progetto deriva dall’ereditario di Abu Dabi, Jeque Mohamed bin Zayed al-Nahyan, istigatore di un’azione militare contro l’Iran. Il principe ed il suo amico Erick Prince, però, non sono altro che meri esecutori del progetto che sicuramente è stato deciso nelle alte sfere di Washington.
L’obiettivo reale è svelato dai documenti citati dal New York Times: l’esercito che si sta formando negli Emirati Arabi sarà incaricato di “missioni operative speciali per reprimere le rivolte interne del tipo che stanno scuotendo il mondo arabo”. Questo esercito di mercenari sarà dunque utilizzato per reprimere le rivolte nelle monarchie del Golfo, con interventi come quelli che si sono verificati nel mese di marzo scorso da parte dell’esercito degli Emirati, Qatar e dell'Arabia Saudita in Bahrein dove misero a sangue e fuoco le manifestazioni.

Missioni operative speciali” saranno portate avanti da questo esercito in paesi come egitto eTunisia per rompere i movimenti popolari e fare in modo che il potere rimanga nelle mani dei governi di garantire gli interessi di Stati Uniti e le grandipotenze europeeAnche in Libia, dove, sicuramente, il piano di USA / NATO prevede l’invio di truppe europee e arabe con lo scopo di apportare “aiuti umanitari ai civili libici”.


Qualunque sia lo scenario libico- o una Libia balcanizzata, divisa in due territori opposti guidati da Tripoli e Bengasi, o una situazione tipo l’Iraq o l’Afghanistan con la caduta del governo di Tripoli, l’uso dell’esercito segreto di mercenari è già annunciato: per proteggere le installazioni petrolifere che di fatto sono in mano statunitense e europee, per eliminare gli oppositori e per mantenere il paese in uno stato di debolezza e di divisione permanente. Queste sono le “soluzioni innovatrici” di cui l'XeService (ex Blackwater) è orgoglioso di presentare la sua offerta al governo statunitense.

Scelto e tradotto per Voci dalla Strada da VANESA

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