l'ENI cederá un 10% alla francese EDF e 15%alla tedesca Wintershall
Il vicepresidente di Gazprom, Alexander Medvédev, ha riconusciuto pubblicamente che entreranno nuovi soci nel progetto South Stream, il gasdotto che dovrá trasportare il gas russo nell'Europa del sud, attraverso il Mar nero. Il gruppo fu formato nel 2008 tra l'ENI e la russa Gazprom, per rendere operativo il progetto che tra il 2015 e il 2018 convoglierá verso l'Europa 63 milioni di metri cubi annuali di gas.
Nel prossimo semestre entreranno la francese EDF, la tedesca Wintershall,a cui l'ENI cederá rispettivamente un 10% e un 15%.
L'approvigionamento energetico dell'Italia continua in fase critica, dopo la perdita della posizione privilegiata finora detenuta in Libia a tutto favore della Francia, Regno Unito e Stati Uniti, si approfondisce con l'annuncio dell'alto dirigente di Gazprom. Nel 2011, l'ENI esce ridimensionata, come pure Finmeccanica ed altri comparti industriali protagonisti del gran export alla Libia. La Farnesina ed il governo non fanno cenno alla questione, e l'opposizione fa quadrato attorno all'alternativa militarista cucinata a Parigi, Londra e Washington.
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