lunes, 2 de mayo de 2011

Gli eroici piloti della NATO bombardano e uccidono tre nipotini di Gheddafi


La NATO nega - Vescovo di Tripoli: "Ho visto i cadaveri"-
http://corrieredellacollera.com/
Comincio a credere ad una grande cospirazione per renderci simpatico il colonnello Gheddafi, oppure di star facendo un brutto sogno.
La TV, in questa mattinata romana   che non ha  ancora smaltito la sbornia del royal wedding e che si appresta a subire l’assalto  diretto della beatificazione di Woytila, giunge notizia che la NATO – che si caratterizza sempre più come  guidata da incapaci  -  si è immedesimata, a rovescio, nel lupo della favola di Esopo  e visto che non riusciva ad aver ragione del colonnello se l’è presa con la sua famiglia. 
In uno dei suoi interventi chirurgici ad alta precisione,  ha ucciso  il figlio minore del dittatore ,  SAIF EL ARAB ed i suoi tre figli  che data l’età del padre, 29 anni, immagino in tenera età. Un trionfo della intelligence  e della mentalità terroristica che a parole si dice di voler  combattere.
Già nel 1987 , un bombardamento americano su Tripoli ( undici bombardieri che dissero decollati dalla Gran Bretagna)  ottennero come unico  risultato  – 40% delle bombe non cadde nemmeno su Tripoli! -  di uccidere una figlia dodicenne del colonnello. La risposta fu l’attentato di Lockerbie ad un aereo PAN AM
  con 250 persone a bordo che saltò mentre era in volo sull’Atlantico. A quell’epoca  – basta fare un conto – Saif el Arab aveva 15 anni. Questo  stupido accanimento contro la famiglia del dittatore  circonda Gheddafi di un alone da tragedia greca che gli attibuisce un che di  fosca grandezza.
Il comportamento  degli alleati della NATO adesso lo si capisce meglio:  mi sembrava assurdo che gli anglofrancoamericani avessero bisogno del “decisivo apporto  militare italiano” per aver ragione della resistenza libica: otto aeroplani di cui 4 subsonici.  In realtà – adesso  si capisce – avevano già deciso questo delitto e proprio come fanno i criminali per cautelarsi contro le denunzie  hanno preteso che tutti partecipassero e nessuno potesse dirsi innocente di questa  intenzionale mascalzonata.


  L’intenzionalità è avvalorata dal comunicato TV di ieri in cui l’annunziatrice ha inserito una frase parentetica  a margine della notizia di  un bombardamento  minore, ”La NATO non rivela mai la nazionalità dell’aereo che ha colpito” non ricordo più quale obbiettivo minore.
Vorrei tanto che qualche televisione ( BLOB DOVE SEI?) rimandasse in onda, per un’ora,  la dichiarazione del primo ministro italiano Berlusconi  resa l’altro ieri stando  accanto a quell ‘altro nano-clown  triste di Sarkosi: ” non si tratta di bombardamenti, ma di precisi e mirati interventi contro obbiettivi militari” .
Questi imbecilli copiano  la bassezza morale  e il cinismo dei gangsters di Al Capone,  ma col puritanesimo ipocrita dell’anglosassone e senza la efficacia e l’ intelligenza latina del bandito.
Quanto prima usciamo da questa cosca della NATO, tanto meglio sarà.

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