jueves, 2 de junio de 2011

L'ECCESSIVA INDIPENDENZA DELLE BANCHE CENTRALI, INCLUSA LA BCE


Il dogma liberista dell'autonomia e' dannoso per l'economia produttiva
Vicenç Navarro
L'opinione pubblica in generale dovrebbe sapere e capire il pericolo per la democrazia, il benessere sociale e per la qualità della vita della popolazione dell'eccessivo potere che la banca (il termine generico usato per definire le istituzioni finanziarie che gestiscono la maggior parte del credito in un paese) esercita sugli Stati e sulle istituzioni europee, ivi comprese le istituzioni che dovrebbero regolare, come ad esempio la Banca Centrale Europea (BCE) e le Banche Centrali. E' importante informare l'opinione pubblica del fatto che gli interessi dei banchieri (non sempre coincidono con gli interessi dei risparmiatori che hanno messo i loro soldi in banca), non sono gli stessi interessi della popolazione.


La popolazione è divisa in classi sociali e gli interessi di ogni classe sono influenzati in modo diverso dal comportamento delle banche. Ma le classi popolari sono quelle che, in generale, sono più colpite da tale comportamento.



E un esempio di ciò è la decisione della Banca Centrale Europea di alzare i tassi di interesse bancari dall'1% all'1,25%, un rialzo significativo che influenzerà negativamente la crescita economica e la produzione di posti di lavoro in tutti i paesi dell'UE e, soprattutto, nei paesi periferici dell'eurozona, Spagna, Portogallo, Irlanda e Grecia, i cui tassi di crescita sono molto bassi e addirittura negativi nel ​​caso di Grecia e Portogallo.
In questi paesi il costo del denaro aumenterà e renderà più difficile per i cittadini e le imprese chiedere un prestito di denaro alle banche per consumare ed investire, stimolando la crescita economica.


Perché la Banca Centrale Europea alza i tassi d'interesse ora?
In teoria, la BCE lo fa per controllare l'inflazione, la cui media nell'UE è del 2,5%, mentre dovrebbe essere del 2%. La BCE vuole abbassare la crescita economica, perché si presuppone che, contro ogni evidenza, questa crescita è responsabile dell'aumento dell'inflazione che è ora in cima agli obiettivi desiderati. Ma guardando i dati, vediamo che la causa di questa inflazione nella media UE non ha niente a che fare (ripeto, nulla a che fare) con la crescita economica.
In realtà l'UE è in un momento di recessione o sta uscendo molto lentamente da essa. La crescita dell'inflazione in Europa è dovuta al rincaro del petrolio, risultato della crisi in Medio Oriente e nei paesi arabi, e alla crescente domanda dei paesi emergenti e in particolare di Cina ed India. Qui sta la causa della crescita dell'inflazione.


Perché allora la BCE in siste nell'aumentare i tassi di interesse? Oggi c'è un attacco orchestrato dal capitale finanziario e dai suoi alleati, il mondo delle grandi imprese, contro la classe operaia dei paesi della UE-15. Il suo obiettivo è quello di ridurre i salari e ridurre lo stato sociale. E ci stanno riuscendo con l'aiuto dei mezzi di comunicazione di maggior diffusione che promuovono il loro punto di vista.


Il modo per abbassare i salari è aumentando la disoccupazione che indebolisce notevolmente la classe operaia. E l'obiettivo di frenare la crescita economica è questo: mantenere un alto tasso di disoccupazione. Un testo della relazione annuale della BCE indica esplicitamente che uno dei suoi obiettivi è proprio questo. Tale relazione (n. 243, pag. 3-5, 2010) mostra che "La ripresa economica passa per un aumento della competitività che richiede un abbassamento dei salari e della protezione sociale".
Non avrebbe potuto dirlo più chiaramente. Questo è ciò che crede la banca (vedi le dichiarazioni del signor Fernández Ordóñez, governatore della Banca di Spagna) e questo è ciò che promuove la BCE. La disoccupazione deve aumentare per abbassare i salari più. E aumentando gli interessi bancari è un modo efficace per farlo.


L'indipendenza delle Banche Centrali
Il che mi porta a riflettere su un argomento che ha poca visibilità mediatica. Mi riferisco all'eccessiva indipendenza delle banche centrali, compresa la Banca Centrale Europea. Questa indipendenza è dovuta unicamente all'enorme potere della banca e non può essere difesa su basi scientifiche. L'argomento, promosso dalla banca secondo cui le Banche Centrali compresa la BCE devono essere indipendenti si basa su una presunta competenza dei tecnici (i banchieri), che sono quelli che conoscono meglio come definire il valore del denaro (ossia gli interessi bancari). Questa decisione ha un impatto enorme in quanto determina il livello di crescita della produzione e dell'occupazione.


Come si può difendere il fatto che una decisione così importante sia nelle mani delle Banche Centrali e della BCE? Riferendosi alla presunta competenza dei banchieri significa ignorare l'enorme incompetenza che hanno dimostrato nel corso di questi anni, avendo giocato un ruolo chiave nella creazione della grande crisi finanziaria. Alla luce di tanta incompetenza come può questo gruppo (dei banchieri) ardire di promuovere che la base della loro eccessiva indipendenza è la loro (in) competenza?

 Il fallimento della Banca di Spagna per evitare la bolla immobiliare è ben noto, fallimento per il quale nessuno ha mai chiesto scusa (e lo Stato non ha mai chiesto il conto o sanzionato), concentrandosi sulla richiesta di salari più bassi e facilitando il licenziamento come una via d'uscita dalla crisi.


Quindi le Banche Centrali (che agiscono prevalentemente come lobbies per la banca piuttosto che come loro regolatore), compresa la BCE, dovrebbero perdere la loro autonomia, che è stata dannosa per l'economia produttiva. Questa complicità tra le banche da un lato, e la BCE e le Banche Centrali dall'altro, è la causa dei problemi finanziari che esistono oggi (il prossimo governatore della BCE, Mario Draghi, era stato uno dei direttori della Goldman Sachs). Come ha dichiarato Dean Baker, una delle menti economiche più lucide degli Stati Uniti, nel suo articolo "Tyranny of the Central Bankers"

 (La tirannia delle banche centrali) (Counterpunch, 20/04/2011), è assurdo aver delegato tali funzioni, come la definizione degli interessi bancari ai banchieri, che hanno mostrato in modo così chiaro, non solo la loro incompetenza, ma il conflitto tra i loro interessi e gli interessi generali della società.


Inutile dire che ci sono elementi di conoscenze tecniche che dovrebbero essere presi in considerazione nelle decisioni di tale entità da definire il prezzo del denaro. Ma tale conoscenza non è necessariamente più complessa di altre conoscenze scientifiche, come ad esempio, la necessità di regolamentare la qualità dei farmaci che possono curare o uccidere i cittadini a seconda del loro uso.

Allo stesso modo sarebbe assurdo che lo Stato delegasse ad un ente indipendente (controllato dall'industria farmaceutica) la qualità dei farmaci, dando il permesso per il loro ingresso nel mercato, è assurdo che lo Stato delega ad un'istituzione, la Banca Centrale (controllata e/o influenzata dalla Banca), di fissare il prezzo del denaro.


Allo stesso modo in cui lo Stato ha (come parte della sua pubblica amministrazione) un'Agenzia di Controllo del Farmaco, (negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration), lo Stato dovrebbe avere come parte della pubblica amministrazione un'agenzia di regolamentazione bancaria, che comprenda una funzione distintiva degli interessi bancari. Tale agenzia dovrebbe essere pubblica e trasparente (con archivi pubblici) e soggetta al controllo del Parlamento. Che questo non accade è dovuto all' eccessivo e dannoso potere della banca che sta danneggiando il benessere della popolazione e in particolare delle classi popolari.

Traduzione per Mercato Libero a cura di Alba Canelli www.vocidallastrada.com/
www.vnavarro.org/?p=5693

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