jueves, 27 de octubre de 2011

Uscire dall'UE degli oligarchi della finanza

ORDINE DEL GIORNO CONCLUSIVO dell'Assemblea di CHIANCIANO
   «Il capitalismo occidentale attraversa una crisi storico-sistemica, di cui uno dei fattori scatenanti è stata la totale finanziarizzazione dell’economia. Il sopravvento dei settori predatori e speculatori delle classi dominanti ha prodotto la distruzione delle conquiste storiche del movimento operaio, lo sfascio dello stato sociale, lo scardinamento degli assetti istituzionali, giuridici e democratici degli stati nazionali. In Italia questo processo è stato particolarmente virulento. Calpestando la Costituzione, l’insieme dei partiti politici (poco più che comitati d’affari della grande finanza speculativa globale), con l’ingresso nell’Unione europea e l’adesione all’euro, ha determinato una vera e propria cessione di sovranità a favore di oligarchie finanziarie di cui la Bce è garante di ultima istanza.

Queste oligarchie europee, decise a difendere ad ogni costo il clepto-capitalismo globale, col ricatto del debito pubblico, vogliono imporre al nostro paese un autentico massacro sociale e ulteriori cessioni di sovranità. Tutti sanno che la “manovra” recentemente varata dal governo Berlusconi è solo un palliativo. Col pretesto di ridurre il debito pubblico, altre e più devastanti ne verranno, magari varate da governi di “emergenza” o di “centro-sinistra”.

Contro questa sequenza di terribili politiche deflattive e antipopolari sta sorgendo in italia un forte movimento popolare contro il pagamento del debito, con la presenza di moltissimi giovani che lottano per il loro futuro e per cambiare alle radici questo infame sistema che sta distruggendo lo stato sociale e le stese basi della democrazia.

Nella grande manifestazione nazionale del 15 ottobre due cose sono emerse con chiarezza: “noi il debito non lo paghiamo” è diventata senso comune, un idea maggioritaria. D’altra parte essa ha certificato che i partiti tradizionali, anche della sinistra, non sono più rappresentativi di questo processo in corso di cui siamo solo agli inizi e che cerca la strada di una nuova soggettività per scardinare questo sistema di potere corrotto e consenziente alle politiche europee dominanti che ci impongono lacrime e sangue.

L’assemblea di Chianciano Terme del 22 e 23 Ottobre:

1.    appoggia attivamente la campagna inclusiva per non pagare il debito, assieme a tutte le forze sociali e politiche che fanno parte del blocco del 1 ottobre.
2.    
sosostiene come necessarie l’uscita dell’Italia dall’Unione europea e dalla NATO, la riconquista della sovranità politica, di cui quella monetaria è aspetto decisivo, quindi l’uscita dall’euro.
3.    
Isistituisce un comitato di coordinamento nazionale provvisorio con l’incarico di preparare la prossima assemblea entro la fine di gennaio 2012, e di stilare, in vista di quest’ultima, una bozza di Manifesto politico generale.

4.    Accoglie la proposta di dare vita ad un Comitato scientifico che affronti la questione della crisi e fornisca nuovi elementi per fondare su basi solide la prospettiva di un’alternativa sociale e politica.

5.    Esprime solidarietà a tutti i movimenti sociali ed anche a tutti gli attivisti che recentemente sono stati vittime della ritorsione e della repressione da parte delle autorità.
 Sollecita il Comitato di coordinamento che dovrà stendere la bozza di Manifesto di accogliere le sollecitazioni emerse sulla centralità della battaglia per i Beni Comuni, tra cui l’ambiente e la comunicazione».

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