domingo, 20 de noviembre de 2011

Venezuela: Crescita del 3,8% nel 2011

Il Venezuela destina 40% del bilancio all'investimento sociale e alla domanda-
Il prossimo 2 - 3 dicembre, Caracas sará sede di un evento tascendentale, ricevendo tutti i capi di stato dell'America latina e dei Caraibi, e nascerá la Comunitá degli Stati Latinoamericani e del Caribe (CELAC). Tutto il continente finalmente riusnito, con l'esclusione del Canadá e degli Stati Uniti, è la alternativa che farà svanire l'Orgianizzazione degli Stati Americani (OEA), strumento che è stato sempre funzionale alla Casa Bianca per legalizzare i golpe, invasioni, ingerenze di differente indole. E' finalmente maturata la storica aspirazione che fu impossibile realizzare due secoli fa, ai tempi della liberazione coloniale dall'impero spagnolo. L'unitá politica e la coesione delle Americhe di fronte allo strapotere
 egemonico del nord anglosassone. Si realizza cosí una meta promossa senza tentennamenti da Hugo Chávez. "Stiamo arrivando a un momento speciale della  nostra storia -dice il ministro degli esteri N. Maduro- La forza progressista, democratica, patriottica y transformatrice del continente é riuscita a mettere nell'agenda della nostra regione il progetto dell' unione delle nazioni”.

Il Venezuela arriva a questo appuntamento con un ritmo di crescita del +3,8% della sua economia nel corso del 2011, e che sfiorerá +5% nel 2012. In questa crescita influsce scarsamente il tradizionale settore petroliefro (+O,4%), quanto gli altri comparti dell'economia, sostenuti da un bilancio che mantiene fermo un 40% di investimenti sociali da parte del governo (istruzione, salute, case popolari, alimentazione). L'economia pubblica, dopo la riforma agraria é arrivata a produrre e distribuire quasi il 40% dei prodotti alimentari consumati da quasi 30 milioni di venezuelani.

Una recente ricerca sul livello di popolaritá di Chávez, fissa al 62% la valutazione positiva complessiva del suo governo, mentre il piú popolare candidato presidenziale della restaurazione globalista non va oltre l'8% delle intenzioni di voto. (vedi QUI). "La virata anti-neoliberista in Venezuela,  ha significato l'ascesa di oltre dieci punti nella classifica degli indici di sviluppo umano delle Nazioni Unite (PNUD). Al posto 73 su 187 Paesi, posto che colloca Venezuela sopra delle potenze regionali come il Brasile, che si trova nel posto 84"

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