El embajador norteamericano C. Stevens muestra con regocijo su dedo pulgar frente al cadaver de Kadafy. 321 dìas después ha conocido la misma suerte y su cuerpo arrastrado sin respeto
GHEDDAFI venne ucciso il 20 ottobre del 2011, seviziato e ucciso. Una esultante Hillary Clinton, negli studi della CBS, sentenziava con giubilo "Venni, vidi e morì!" (QUI). L'ambasciatore Chris Stevens, per non essergli da meno, in segno di vittoria, mostrò irreverente il suo pollice destro alzato davanti alle spoglie del dirigente libico. “My boss gave my proposal the thumbs-up”. 321 giorni dopo questo exploit, il suo corpo inanimato è a sua volta trascinato nelle strade di
La democrazia esportata sarebbe come la maionese, non sempre monta bene. Infatti "non si capì che la democratizzazione è un bene ma solo se non prende una piega illiberale". Uh....esiste anche la democrazia illiberale? Buono a sapersi. Più sotto però, a scanso di equivoci, finalmente chiarisce che "è giusto appoggiare i ribelli
ma solo a patto che siano i ribelli giusti". Wauu! In Siria saranno quelli giusti o sbagliati? Si sa, bisogna finanziare a scatola chiusa, viene il kit completo: ribelli giusti + loro metodologie operative. Non sarà che ci sono anche assalti ad ambasciate accettabili ed altri no? Riprovevole a Bengasi, positivo quando il Regno Unito minaccia quella dell'Ecuador? E se i ribelli giusti fanno uso di autobombe, cecchinaggio, collocano bombe nelle caserme o in sedi governative? Nessuno, nè miss Ashton, ha condannato l'attentato contro il vertice del governo di Damasco che costò la vita a vari alti ufficiali. C'è anche un terrorismo giusto dei "ribelli giusti"?
PS: La foto di apertura sarebbe di A. Malone , corrispondente del Daily Mail. Rettifichiamo e ce ne scusiamo. Il formato piccolo ci ha ingannato
2 comentarios:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=526157587411337&set=a.424039350956495.121590.422106757816421&type=1&theater è il corrispondente del Daliy mail
Sì, si tratterebbe di Andrew Malone, "giornalista" di quel quotidiano.
Rettifichiamo e ci scusiamo.
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