Monoteismo del denaro contro la spiritualità di chi resiste - I Signori dell'economia autonomizzata all'attacco del sovranismo
Tito Pulsinelli
Quelli che sono convinti che dio è morto e pertanto tutto è lecito, o che l'hanno rimpiazzato con l'economia come supremo ed assoluto potere, stanno passando all'offensiva provocatoria e spettacolare contro la spiritualità e la religiosità degli umili. L'affronto nichilista e l'irrisione consumata nella cattedrale di
Mosca, applaudita dal monopolio mediatico occidentale, non ha nulla di casuale. E' una politica mirante a svilire, ferire e minare l'identità profonda di popoli e nazioni, selezionate con accuratezza. La performance artistica (sic) di Mosca non ha generato le medesime reazioni furibonde prodotte dal filmetto hard girato in California, atto a turbare l'ordine pubblico nel mondo musulmano.
Neppure le reazioni occidentali sono state identiche nei due casi: spavalde dopo l'attacco a Putin e agli ortodossi, preoccupate dopo gli assedi alle loro ambasciate in tre continenti. Contraddizioni dei fondamentalisti de "i mercati" e dei credenti nell'unica religione venerata nel Regno liberista. Dominato dai Signori dell'economia autonomizzata, che si ergono al di sopra di tutti i valori, umani e no, e che fa tabula rasa di quanti gli resistono o non si sottomettono volontariamente.
Il nichilismo dei Signori della finanza, mette mano alla pistola appena sente parlare di sovranità, autonomia delle nazioni e dignità dei popoli. Anzi no, è proprio allergico alla parola popolo. Sovranità e autodeterminazione sono diventate il nemico da rimuovere, con ogni mezzo. Vanno sostituite dal post-moderno "diritto di ingerenza umanitaria", più adatto alla depredazione o confisca delegata delle risorse naturali, unici valori reali disponibili per far fronte alla bancarotta morale e finanziaria.
La sovranità nazionale è diventata quel che era il comunismo fino agli anni 80: un nemico da combattere con assoluta priorità e senza esclusioni di colpi. Il sovranismo è il nuovo peccato mortale per quelli che invocano e chiedono sacrifici umani per rabbonire "i mercati". E le nazioni laiche, sovrane, multietniche, multireligiose, se sono situate nelle latitudini meridionali e dispongono di materie prime, stanno nella killing list civilizzatoria. Globalismo contro sovranismo, questi sono i vettori del crescente conflitto in atto.
La pornografia, arma d'attacco alla spiritualità, alla memoria storica e all'identità, è la nuova politica culturale di massa del globalismo, che ha messo in produzione una nuova linea di ONG anti-sovraniste. La vecchia Otpor utilizzata per distruggere la Yugoslavia è superata dalle ucraine di Femen (hanno aperto una succursale in Francia), dalle Pussy Riot russe e dai semiclandestini de "L'innocenza di Maometto". La guerra psicologica ha come meta iniziale la corrosione e svilimento morale, successivamente suscitare divisioni, ingovernabilità, contrapposizioni frontali, separatismi e guerra civile. La sovranità nazionale deve essere sostituita da un mosaico di microterritori a base etnica, alla mercè del dispotismo oscurantista de "i mercati" e degli epigoni dei barbuti di Bengasi.
Il neoliberismo è più distruttivo della siccità. Questa ha raddoppiato il prezzo del cibo, inducendo la diminuzione delle calorie consumate dai ceti popolari delle città arabe e principio di denutrizione nelle campagne. La minaccia turca, israeliana e del recentemente creato "sud-sudan" sul Tigre, Eufrate e Nilo, è una calamità per le scarse fonti idriche dei palestinesi, siriani, iraqeni ed egiziani. Sono fattori esplosivi più pericolsi del cosiddetto "fondamentalismo islamico". Le Primavere arabe, avventatamente lodate dagli "sviluppati", non vanno lontano se istallano simil-governi diretti dal FMI e dalla banca british, interessati solo a liberalizzare i prezzi ed aprire alla Monsanto e agli OGM. In India c'è stato uno sciopero e 30 milioni di negozianti hanno protestato per l'apertura di ipermercati francesi.
1 comentario:
Analisi perfetta!
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