In una notte,mezzo milione di telefonate minatorie dagli USA ed Europa
"Non si tratta solo della sconfitta di Capriles o della coalizione di Capriles, abbiamo respinto una poderosa coalizione internazionale che disponeva di molti mezzi economici e tecnologie sofisticate". Chávez ha rilasciato questa dichiarazione dopo aver ricevuto dal potere elettorale il documento ufficiale che lo colloca alla presidenza fino al 2019. Ha dato disposizione per formare gruppi di investigazione "su queste nuove forme di guerra, di battaglia durante le elezioni". Nel corso di una sola notte, sono state effettuate mezzo
milioni di chiamate telefoniche dagli Stati Uniti, Europa e dal Messico, contenenti intimidazioni contro gli elettori bolivariani, o di aperta propaganda a favore del candidato Capriles. Uno dei messaggi rilanciati utilizzava la voce registrata e manipolata del presidente eletto, e raggiungeva le dimore di migliaia di venezuelani tra le 2 e le 4 del mattino. Le telefonate, simultanee e su larga scala, erano personalizzate e facevano riferimento alla professione del ricevente. Per esempio "signora Tale, il candidato Capriles non abolirà la sua pensione".
Chávez ha citato l'esperienza di una inviata speciale brasiliana, accreditata per l'evento elettorale, che comprò un cellulare a Caracas e subito divenne il bersaglio di telefonate a catena e a qualsiasi ora, per "orientarla" e metterla sotto pressione. Quanto è costata questa illegale campagna all'opposizione o alla coalizione foranea che l'ha finanziata?
E' una nuova tecnica di "persecuzione elettorale" che entrerà a far parte degli strumenti di manipolazione psicologica, condotta da basi estere, e che senza dubbio verrà riprodotta nei Paesi non graditi, da destabilizzare o da sottomettere a cambio forzato di governo. Ne prendano nota il Brasile, l'Argentina, l'Ecuador, Nicaragua e la Bolivia. E' un gradino più alto della guerra psicologica e conduce verso le "elezioni asimmetriche", in cui il fattore esterno diventa un protagonista di importanza decisiva.
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