117.523 sono spagnoli
Nel 2011, un milione di persone ha fatto le valige. Per varie destinazioni, anche per il lontano Sudamerica che -seppur messo quotidianamente sotto accusa dal gruppo PRISA e da El País- è invece un punto d'approdo. Il Venezuela e l'Ecuador sono le mete più ambite e, di fatto, hanno registrato un incremento di arrivi dalla Spagna. Non si tratta di turisti, neppure di ritorni alla base da parte di quel settore che gode della doppia nazionalità, che fuggì nell'ultimo quinquennio dalle "dittature" di Chávez e di Correa. Ripartono
gli emigrati latinoamericani verso qualsiasi direzione, e partono salariati e laureati spagnoli che hanno perso il lavoro o non hanno possibilità concrete di trovarlo. I dati dell'Istituto nazionale di statistica di Madrid, 117.523 sono di nazionalità spagnola; e indica anche che la popolazione (tenuto conto delle immigrazioni) è dimininuita di circa 80mila unità, a poco più di 46 milioni.
La maggior parte dei partenti è costituita da migranti e costituiscono anche un termometro molto sensisible sulla situazione generale del Paese.
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