lunes, 17 de diciembre de 2012

Venezuela: Vittoria bolivariana in 20 Regioni su 23


Tutti i risultati elettorali li trovi  QUI

locali. Va aggiunto che in tutte le Regioni, los chavistas hanno ottenuto la maggioranza dei consiglieri. L'opposizione ha perso ben 5 delle 8 Regioni che amministrava. Particolarmente grave -per l'opposizione- la sconfitta cocente in tutti i suoi bastioni storici, che sono basi strategiche di gran rilevanza, vuoi per il ruolo economico o per la dislocazione geografica. Carabobo, gran polo industriale ed economico, è passato nelle mani delle forze di Chávez. Così il Tachira, Zulia -regione più popolata e gran asse asse agro-industriale- e tutte le regioni dei giacimenti e dell'industria petrolifera, sono sotto la guida del PSUV.  L'insieme di questi dati delineano i contorni di una disfatta dell'opposizione neoliberista, in decennale caduta libera. La china è sempre più perigliosa. 

Capriles Radonski, lo sfidante sconfitto da Chávez alle presidenziali, è riuscito a conservare Miranda, che è l'ultimo bastione dell'opposizione più reazionaria. Con un sofferto margine di vantaggio, Capriles ha salvato la sua presidenza regionale, evitando la debacle della fine del suo futuro politico.  Ma si fa più molto più incerto il divenire del suo partito. Primero Justicia, torna alla casella iniziale di partenza, esce sconfitto su tutta la linea il protagonismo nazionale, e con esso la pretesa di egemonizzare il resto dei variegati gruppi di opposizione. L'accesso ai media è stata la sua carta in più, però gli altri gruppuscoli dell'opposizione hanno ottenuto 2 Regioni su 3. 

Con Chávez, o senza, il movimento bolivariano ha consolidato il potere anche a livello territoriale, sottraendo ben 5 Regioni agli avversari. E dimostra di esser pronto a misurarsi e far fronte a qualsiasi scenario. Anche quello più negativo, d'una ipotetica impossibilità di Chávez ad esercitare il mandato per ragioni di salute. Si ritroverebbero di fronte un Capriles dimezzato, e profondo malessere nel cartello oppositore che -in vari settori- è lotta intestina e colpi bassi. Tenuti assieme solo dalla repulsione viscerale contro Chávez. 

Secondo alcuni analisti, l'altro schieramento invece, oltre ad una capillare organizzazione territoriale è una forza trasversale che sta consolidando un blocco sociale . "Il Partito Socialista Unito del Venezuela è qualcosa che va ben oltre la dimensione elettorale: è comunità emozionale, identità di classe e cultura politica". L'opposizione resta un'agglomerato di sigle, organizzazioni locali, che in tre casi arrivano ad essere strutture regionali. Troppo poco per scalzare il movimento bolivariano e per imboccare la strada della restaurazione fondomonetarista.

1 comentario:

Avenarius dijo...

Dal lager europeo saluto commosso la vittoria bolivariana, emblema di pace, uguaglianza e democrazia e prego per la salute del Comandante Chavez.

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