Nel corso del prossimo vertice del BRICS -gruppo formato dal Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica- che si terrà in Sudafrica il 26 di marzo, è prevista l'approvazione esecutiva del suo braccio finanziario. La Banca per lo Sviluppo del BRICS conterà su un capitale iniziale di 50 miliardi di dolari, indispensabili per il finanziamento di progetti comuni dell'organizzazione del prossimo decennio che richiedono 15 miliardi di dollari. In questo modo, l'organizzazione punta a
ridurre la dipendenza dalle principali economie ancora dominanti, ed eliminare l'uso del dollaro e dell'euro nelle transazioni interne. La Banca del BRICS si è resa necessaria perchè le maggiori istituzioni finanziarie, controllate dagli USA e Unione Europea, ostacolano o non appoggiano i progetti dei Paesi in via di sviluppo. Tale tendenza si è accentuata dopo l'esplosione della crisi dei Paesi industrializzati -ma altamente indebitati- verso cui sono convogliati flussi crescenti di capitali da parte del FMI e Banca Mondiale.
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