viernes, 22 de noviembre de 2013

Aiuto! A primavera arriva la "NATO economica"


La cacofonia tra i "Fuori dall'UE e dall'euro"contro gli "Euro no, ma UE si" e gli "UE no, ma Euro si," aiuta il golpismo targato “Euro e UE, costi quel che costi!
Tito Pulsinelli 
La cosiddetta "NATO economica" è in dirittura d'arrivo, pronta prima delle elezioni europee. E' quanto lasciano trapelare i negoziatori, dopo le riunioni clandestine a ritmo forzato, quando si confessano in quei club elitisti riservati solo ai membri segreti. Entro maggio, deve firmarsi la l'annessione definitiva dell'economia europea agli USA. Per consegnare a banche e lobbies il diritto di estorcere risarcimenti di danni ad ogni Stato e Paese che -a loro
criterio- ostacolasse il sacrosanto ed onnivoro diritto al profitto. Questo dovrà essere automatico, garantito e tanto sacro da consentire di attingere direttamente dall'erario pubblico. Grazie a processi presso le corti degli Stati Uniti o delle "istituzioni globali" dell'indotto.

Sostanzialmente sono le medesime condizioni-capestro dell'Alleanza per il Libero Commercio delle Americhe (ALCA), con cui gli USA fallirono nel progetto di appropriarsi dell'economia del resto del continente. A causa delle lotte incontenibili degli indigeni, settori urbani e delle campagne, senza-tetto, senza-terra, disoccupati e strati sindacalizzati. A questi, si aggiunsero anche i piccoli e medi industriali, consapevoli che sarebbero stati divorati dalle multinazionali anglosassoni. Fu un grande, composito e trasversale fronte antiliberista che organizzò la resistenza e rintuzzò il pericolo.

In Italia, invece, le forze apparentemente più consapevoli avanzano a zig zag. Proprio ora, Beppe Grillo
(qui) e Giulietto Chiesa (qui) in un testo dai troppi aggettivi s/qualificativi, alimentano una stanca discussione che non qualglia sintesi operativa. La paralizzante diatriba tra i "Fuori dall'Unione Europea e dall'euro", contro i "Euro no, ma UE si" e i "Euro si, ma UE no", alla fine permette il consolidamento della “NATO economica”. Avanza incontrastato il golpismo dei “Euro ed UE, costi quel che costi!”.
Entrambi non fanno molti distinguo, accettando persino terminologie, simboli e paradigmi imposti dall'elite finanziaria. Sembra che per Grillo e G. Chiesa il sovranismo sia un succedaneo del tuttora non identificato populismo, in ogni caso sarebbero spuri germogli del "fascismo". 

C'è grande confusione, fino al parossismo di credere che l'Europa e l'UE siano sinonimi (sic). Secondo la rigidità e l'invariante feticismo eurocentrico -sempre incline a trasformare il proprio specifico localismo in un dogma universale- il fascismo e l'autonomismo, il sovranismo e il nazionalismo avrebbero una medesima e lugubre valenza. Il nazionalismo latino americano -per esempio- è profondamente anticolonialista e antimperialista, e parlare di tradizione e radici rimanda alle popolazioni indigene originarie e al tempo pre-ispanico. Nessuno si è sognato di precludere o escluderli come componente attiva nei movimenti contro l'universalismo liberista. Nemmeno i più catacombali devoti del classismo che li classificava come “culturalismo”.

Non è saggio accomunare leggi in difesa della sovranità della banca centrale o della moneta nazionale -come l'Ungheria- ad Alba Dorata o ai partitelli razzisti nordeuropei. Grillo e G. Chiesa sembrano ignorare che l'oligarchia liberista ama la guerra mediatica e calunnia chiunque gli è d'ostacolo. E farà la stessa cosa con loro quando lo riterranno necessario. Chàvez era calunniato a giorni alterni, come fascista (per essere un militare) e come castro-comunista, per poi ripiegare sul più esotico caudillo populista. Il presidente boliviano Evo Morales era un narcos tout court. Una cosa è certa, attaccano senza misericordia solo quelli che temono. Gli altri li raggirano, se li comprano o li eliminano.

In questa fase, l'opzione preferenziale è per chi si oppone concretamente -sia pure parzialmente- alla "NATO economica". Non per chi si ritiene astrattamente affine, geneticamente compatibile, ma sostanzialmente inerte. Non c'è da giurare a nessuna divinità programmatica, si tratta semplicemente di percorrere qualche tappa nella giusta direzione antiliberista.


Pertanto nessun "fare come in Ungheria" o apologia di Orban, però per finirla con l'imperativo di "lo vuole l'Europa" è da stolti ignorare politiche economiche e monetarie sovraniste, adottate da vari governi di Paesi emergenti o periferici, detestate dal FMI, dalla BCE e"Commissione" di Bruxelles. Costoro, sembra conoscano a menadito che "il peggior prodotto del fascismo è l'antifascismo" (A.Bordiga), e se ne servono abilmente per dividere e deviare i flutti della marea montante. In Grecia stanno rispolverando gli opposti estremismi, come vetusto alibi delle agenzie di sicurezza. I figliocci di Pinochet, capostipite del liberismo moderno, resuscitano il ricatto del nazismo per mantenere separate le forze dell'equità sociale da quelle della sovranità.

In tal modo, garantiscono che a Londra, Lisbona, Atene, Roma, Madrid e Parigi possano  alternarsi -al ritmo delle stagioni- governi equivalenti e interscambiabili con pretese di inchiodare ai tempi bui dell'unidimensionalipostdemocratica.



 

2 comentarios:

Anónimo dijo...

ORBAN, IL TEMIBILE “dittatore” (così è stato definito persino da Famiglia Cristiana) si è reso colpevole dei seguenti efferati delitti:

- in seguito alle dimissioni del vice-presidente della Magyar Nemzeti Bank (la Banca Centrale), la Sig.ra Julia Kiraly, e del Governatore Andreas Simor, seguaci della BCE e del FMI, ha azzerato l’autonomia della banca centrale, eletto Governatore l’ex Ministro dell’economia, Gyorgly Matolcsy, fedele al premier e acquistato pagine sui quotidiani per spiegare alla popolazione intera la reale natura del FMI;

- ha lanciato uno schema di finanziamento delle piccole e medie imprese per sostenere la crescita attraverso il sistema bancario nazionale (iniezioni di liquidità alle imprese per oltre 825 milioni di euro; alle banche questo denaro arriverà a interesse zero e queste lo presteranno alle piccole e medie imprese a un tasso massimo del 2%)

Anónimo dijo...

Come i terribili dittatori Chavez, Correa, Morales, Assad, Ahmadinejad etc. Il mondo alla rovescia di Eduardo Galeano.

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