ha approvato la decisione di ritirare i propri investimenti da tre società attive in Israele. Si tratta della Caterpilar, Hewlett-Packard e Motorola Solutions accusate di collaborazionismo con le forze di sicurezza israeliani. Gli investimenti dei Presbiteriani nordamericani
in queste compagnie ammontano a circa 21 milioni di dollari.
Il
portavoce ufficiale si è pronunciato a favore d'una soluzione che
preveda l'esistenza di due Stati, quello palestinese e l'israeliano,
ed ha ribadito l'orientamento a favorireil dialogo intereligioso e
gli “investimenti etici” per migliorare le condizioni di vita dei
palestinesi e degli israeliani poveri.
Il dis-investimento dalla multinazionale Caterpilar è dovuto alle forniture di bulldozers “utilizzati per la distruzione delle case e degli uliveti dei palestinesi ”. In un comunicato ufficiale, Caterpilar si autodefinisce come “una impresa fondata sui valori” che si schiera per la risoluzione con mezzi politici e diplomatici del conflitto tra Israele e Palestina.
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