Dopo intense proteste in rete, il noto fabbricante di cosmetici francese boccia l'iniziativa del distributore locale
L’Oréal ha sconfessato la distributrice israeliana dei suoi prodotti cosmetici per aver fatto una donazione all'esercito israeliano. Sulle reti sociali si era scatenato un tornado che metteva sotto accusa la distributrice Garnier Israele (saponi, deodoranti, creme, depilanti, pomate,
shampoo) che -in piena aggressione e bombe lanciate sui civili di Gaza- si era soladirizzata con le donne soldato israeliane, capaci di curare la propria bellezza anche durante i massacri. La reazione indignata di migliaia di persone contro questa riprovevole iniziativa pubblicitaria, ha spinto la casa-madre de l'Oreal di Parigi a dissociarsi e chiedere pubblicamente scusa. In un comunicato ha reso noto che "...siamo sorpresi, perchè è nostra regola non parecipare in un conflitto o in dispute politiche... condanniamo questa iniziativa di un distributore locale". La vicenda dimostra che i consumatori hanno un certo potere quando reagiscono simultaneamente.
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