disgraziato che abbia magari solo 10.000 euro faticosamente risparmiati.
Se malaguratamente una persona si ritrovasse a vendere un appartamento ed incassa (sul conto corrente) i soldi proprio il giorno in cui dovesse attuarsi il prelievo forzoso, si ritroverebbe con una doppia fregatura: oltre ad aver venduto un bene di per se già svalutato, a causa della crisi nel settore immobiliare, si rtitroverebbe anche a pagare un ulteriore 10%. Ammesso che riesca a vendere un apartamento a 100.000 euro, su questi soldi si ritroverebbe a pagare 10.000 Euro di prelievo forzoso.
In
realtà non si tratta di una novità assoluta. In Italia, il Governo Amato nella
notte tra il 9 ed il 10 di luglio attuò un prelievo forzoso del 6 per mille. A
quell’epoca i risparmi degli italiani ammontavano a circa 500 miliardi di euro,
per cui un prelievo del 6 per mille fruttò allo stato 3 miliardi di euro. Una
cifra tutto sommato irrisoria. Oggi, pero’ si parla di un prelievo forzoso che
potrebbe essere del 10%, ossia per una persona con 100.000 euro di risparmi il
prelievo ammonetrebbe a 10.000 euro; per una persona con 10.000 euro il
prelievo sarebbe di 1.000 euro.
Ovviamente
questa proposta non arriva all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno: nel
2013 il Fondo Monetario Internazionale aveva parlato della necessità di un
prelievo forzoso del 10% sui conti correnti degli europei; a febbraio di
quest’anno l’Unione Europea ha proposto la “confisca” dei rispami di 500
milioni di cittadini europei per realizzare investimenti a lungo termine. In un
nostro articolo si precisava che la Commisione Europea
avrebbe richiesto agli organi competenti l'emanazione di un disegno di legge
per "mobilitare" i risparmi dei cittadini europei, al fine di
effettuare investimenti a lungo termine. Dicevamo che il documento della
Commissione Europea utilizzava il termine "mobilitare" che significava
"sollecitare la collaborazione", ossia un termine elegante per
nascondere la confisca!
Oggi,
senza nascondersi dietro termini eleganti che comunque potrebbero trarre in
ignanno solamente uno sprovveduto, si inizia a delineare la vera manovra del
prelievo forzoso che riguarderà tutti i risparmi, anche quelli inferiori a
100.000.
Un cittadino italiano
o europeo come può tutelarsi? La prima idea che verrebbe alla mente è quella
di ritirare tutti i risparmi o la maggior parte e tenere i soldi sotto il
classico materasso; è indubbiamente una soluzione e molti l’hanno già adottata.
I governi, per aggirare questa soluzione possono adottare almeno due contromosse:
1) sostituire i soldi in circolazione con nuove banconote; le vecchie banconote
cesserebbero di avere corso legale e quindi coloro che hanno i soldi sotto il
materasso si vedrebbero costretti a tirarli fuori e portarli in banca per il
cambio;
2) vietare la compravendita con il contante; tutte le operazioni
avverrebbero tramite transazione bancaria; anche in questo caso la persona che
avesse ritirato i soldi sarebbe fregata.
Inoltre esiste sempre il problema, per
grosse cifre, del momento in cui bisogna rimettere in circolo questo contante.
Se trattasi di grosse cifre, appunto, quando si torna a depositare scatta
l’accertamento fiscale ed il cittadino è costretto a giustificare la sua
provenienza.
Quale altra possibile
soluzione?
Rifugiarsi nell’oro e nell’argento, ossia in beni pregiati. Questa appare una
buona soluzione e tra l’altro in questo momento il prezzo dell’oro e
dell’argento è basso, per cui è veramente conveniente investire in oro e
soprattutto in argento. Entrambi questi beni rifugio e soprattutto l’argento sono
destinati a rivalutarsi enormemente nei prossimi anni.
L’argento
non solo è un materiale prezioso, come l’oro, ma a differenza dell’oro, che
dall’inizio della storia umana si conserva praticamente per intero, l’argento
si utilizza e spesso si butta nella spazzatura! Ovvero l’argento è utilizzato
nei contatti dei prodotti elettronici: nei cellulari ed in tutti gli apparati
elettronici si utilizzano microgrammi di argento e quando buttiamo nella
spazzatura l’apparato, per esempio il cellulare, stiamo buttando anche l’argento;
si tratta di piccole quantità, che però moltiplicate per miliardi di pezzi, finiscono
per trasformarsi in tonnellate di argento che vanno perse; ovviamente non si
procede al riciclaggio o al recupero di questi pochi microgrammi per pezzo
considerato l’alto costo necessario rispetto al suo valore attuale.
In
conclusione, parte dell’argento estratto dalle viscere della terra alla fine è
buttato via. Considerando che, secondo le stime del Servizio Geologico degli
Stati Uniti (U.S. Geological Survey)
sul pianeta terra ci sono circa 520.000 tonnellate di argento da estrarre; considerato
che annualmente vengono estratte circa 25.000 tonnellate (3) è facile pensare che da qui a qualche
decennio i giacimenti terresti si saranno esauriti. L’argento è destinato ad
aumentare di prezzo, man mano che si riduce la quantità da estrarre. Lo stesso
discorso vale per l’oro, che con la crescente crisi della valuta fiduciaria (i
soldi di carta senza valore alcuno, come il Dollaro e l’Euro) potrebbe tornare
ad avere un ruolo anche come vera e propia valuta (valuta in oro). Anche il
prezzo dell’oro è destinato a crescere nel tempo ed anche enormemente.
Indubbiamente
avere risparmi in oro o argento ha la sua convenienza, ma ricordiamo che anche
in questo caso potrebbero esserci dei rischi e non solo al momento della
vendita, i cui guadagni vanno dichiarati e sottoposti ad imposte, ma anche per
la possibile confisca da parte degli stati.
La storia è piena di esempi di confisca dell’oro; l’esempio più conosciuto,
negli USA l’Ordine esecutivo n. 6102 del 5 aprile 1933. Con tale decreto
emanato dal Presidente degli Stati Uniti, Franklin Delano Roosevelt, si
proibisce il possesso dell’oro da parte dei cittadini statunitensi; erano
esclusi da tale decreto solamente gioiellieri, artisti, professionisti e
persone che utilizzavano l’oro nel loro lavoro.
Il decreto stabiliva l’obbligo
di consegnare tutto l’oro posseduto allo stato entro il primo maggio 1933 ad un
prezzo prefissato. In caso di mancata consegna si era soggetti ad una multa di
10.000 dollari e 10 anni di carcere. La proibizione del possesso dell’oro per i
cittadini statunitensi fu revocata solamente il 14 agosto del 1974 dal
Presidente Gerald Ford.
Quindi?
C’è un’unica vera soluzione. La situazione nei paesi europei ed in particolare
in Italia è destinata a peggiorare sempre più; il debito pubblico è altissimo e
continuerà a crsecere. Per cui non solo ci sarà il prelievo forzoso, ma andremo
incontro ad un aumento esponenziale delle tasse, soprattutto quelle sulla casa
(vedasi la riforma del catasto in atto); ci sarà la privatizzazione di tutti i
servizi municipali (acqua, luce, gas, spazzatura) che passeranno nelle mani di
poche multinazionali ed ovviamente ci saranno i relativi aumenti delle tariffe;
presto si tornerà a parlare della necessità di una riforma delle pensioni, con
l’innalzamento ulteriore dell'età, il calcolo sempre più orientato al sistema contributivo
e comunque ci saranno i tagli all'assegno di pensione (ma non a quelle più
alte), così come sta avvenendo in Grecia; ci saranno i tagli alla sanità: alla
sanità pubblica subentrerà quella privata, mediante il sistema assicurativo; ci
saranno tagli all’educazione e quindi sempre meno ragazzi potranno andare a
scuola ed ancora meno potranno accedere agli studi superiori, ovvero
all’università.
Aumento della disoccupazione e della precarietà, in sostanza un
processo di schiavizzazione vero e proprio degli operai, destinati a lavorare
sempre di più e pagati sempre meno. Inevitabile la caduta nei consumi e per conseguenza
una inevitabile diminuzione della domanda e della produzione industriale ed il fallimento
di centinaia di migliaia di imprese; la delocalizzazione (emigrazione) delle
imprese sarà sempre più all’ordine del giorno. Il popolo europeo ed in
particolare il popolo italiano sarà affamato, malato e malcurato perchè non
potrà accedere alla sanità privatizzata e costosissima, ignorante perchè non
potrà andare a scuola ed all’università.
L’unica
vera soluzione è andarsene; andarsene prima possibile, con i pochi risparmi
disponibili e cercare di ricostruirsi una vita altrove, soprattutto per il bene
dei propri figli, delle generazioni future. Non è facile ricostruirsi una vita
altrove, magari nei paesi in via di sviluppo, ma sempre meglio che stare ad
aspettare la fine.
L’unica
vera alternativa a questa soluzione estrema è la sollevazione popolare. Ma in
un paese come l’Italia, dove la libertà di espressione è fortemente repressa,
di questo non si può parlare, pena l’applicazione dell’art. 272 e seguenti del
Codice Penale.
In
ogni caso non si tratta di una visione pessimista della realtà, ma realista.
Poi ognuno è libero di pensare ed agire come meglio crede.
(1) Il prelievo forzoso
in banca non farà sconti a nessuno, Url: http://www.ilgiornale.it/news/politica/prelievo-forzoso-banca-non-far-sconti-nessuno-1068008.html?mobile_detect=false
(2) Unione Europea: verso
la confisca dei risparmi di 500 milioni di cittadini europei, Url: http://umbvrei.blogspot.com/2014/02/unione-europea-verso-la-confisca-dei.html
(3) Statistiche ed
informazioni sull’argento, Anno 2014, in inglese, Url: http://minerals.usgs.gov/minerals/pubs/commodity/silver/mcs-2014-silve.pdf
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