Lo hanno fatto restituendo l’acqua ad una famiglia con tre minori ed una persona parzialmente invalida. Una famiglia lasciata da Acea per mesi senz’acqua perchè impossibilitata a saldare una morosità. Una delle tante storie di crisi e abbandono da parte delle istituzioni che i GAP stanno raccogliendo in queste settimane, entrando in contatto ed offrendo assistenza agli utenti colpiti dal violento “recupero crediti” dell’azienda di Piazzale Ostiense.

Una violenza che le istituzioni non intendono arginare, dato che è appena stato cancellato dal collegato ambientale alla legge di stabilità 2014, approvato alla camera lo scorso 13 novembre, un articolo che imponeva ai gestori di lasciare agli utenti morosi almeno il flusso minimo vitale.
A tutto questo anche l’amministrazione capitolina non sembra voler porre rimedio, dato che il Sindaco Marino ignora volutamente la situazione e, anzi, si dice favorevole alla creazione di una newco, che altro non è che un’ulteriore privatizzazione di Acea, invece di confrontarsi con la proposta di ripubblicizzazione dell’azienda.

Mentre le istituzioni nazionali cancellano il diritto all’acqua, mentre il Comune lascia i suoi cittadini in balìa degli interessi privati di Acea, mentre il degrado dei servizi pubblici locali alimenta una guerra tra poveri condita da accenti xenofobi, i GAP e Super Mario praticano una solidarietà tra cittadini che parla la lingua universale dei diritti.
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Gli idraulici “fuori legge” ricevono più di 200 chiamate giornaliere, segno che la situazione potrebbe presto scappare di mano. Le autorità hanno perso ogni credibilità nel difendere i propri cittadini dalle predatorie tecniche d’esazione economica che le aziende private sono in grado di esercitare. Danni economici, psicologici e materiali sono ormai sotto gli occhi di tutti, la sensazione è che Roma sia solo la punta dell’iceberg.

fonte: www.vineyardsaker.it