Quel
che allibisce, invece, è il coro mordace di troppi “euroscettici”
ed apparenti “no-euro”
che -a sole 72 ore dalla svolta di Atene- si affannano per denigrarla come una “farsa simpatica ma tragica”. Non ammettono che è stato
rifilato un clamoroso gol
all'inizio della partita, e già si sgolano per segnalare che Syriza non può vincere il
campionato. Men che mai la Champion League. Eccoli spiegarci che la
Grecia rappresenta solo l'1 virgola-qualcosa dell'economia della UE e questa -pertanto- alla spremitura a freddo avrebbe preferito l'uso di
raffinati unguenti per ingannare i velleitari e ruspanti ellenici.
Per
dirla nel loro gergo, il capitale fa tutto e il contario di tutto, il
popolo non combina mai nulla, è sempre passivo perchè è bue e incapace. Saremmo in presenza di un ennesimo machiavellismo delle centrali globaliste, non di un primo, minimo ma prezioso recupero di sovranità popolare.
Non riescono proprio a vedere il sassolino negli ingranaggi di
Berlino-Bruxelles, che finora funzionava con fatale automatismo. Non
scorgono nessun sintomo
di discontinuità e resistenza scaturito dalle viscere di un Paese allo stremo.
Eppure
in 72 ore, il nuovo governo di Atene ha bloccato le privatizzazioni già approvate, ha sbarrato l'uscio alla troika, ha
incrementato le pensioni più smilze e riassunto parte dei dipendenti
pubblici. Ha ribadito a muso
duro la priorità delle
esigenze vitali della gente sulle pretese delle banche e della signora Merkel.
L'elettricità e il porto di Salonicco sono in salvo, e non se li
aggiudicheranno
con una manciata di monete (1). Alexis Tsipras si è opposto ad aggravare
le sanzioni contro la Russia -in compagnia di altri 8 Paesi- e
pertanto c'è stata la proroga di quelle vigenti. Radicalizzare
e prorogare sono cose diverse.
E' un processo di crescita dell'egemonia in grado di sommare non solo partiti ma più settori sociali, capaci di coniugare sovranità ed equità. E' un processo in cui gli elettori e movimenti apprendono a controllare e -all'occorrenza- esercitare incontenibile pressione sui nuovi dirigenti. Con capacità di dispiegarsi e agire come soldati politici della sovranità e delle iniziative multiformi contro l'oligarchia.
Ad Atene ha preso campo d'azione un potere di veto che mette in
difficoltà il fragile processo decisionale con cui l'UE maschera i suoi diktat. A Madrid l'hanno capito e i movimenti sociali rispondono e si schierano sullo stesso versante. A Bruxelles avranno di che preoccuparsi ancor di più con le nuove relazioni che Tsipras stringerà con la Russia, Turchia e BRICS.
(1)
Meno di una settimana di nuovo governo in Grecia: elettricità gratuita per 300.000 famiglie che non la potevano pagare, sospensione dei processi di privatizzazione dei porti, della compagnia pubblica dell’elettricità e di 14 aeroporti, recupero della copertura sanitaria per tutti i cittadini, riconoscimento della cittadinanza greca a tutti i bambini, indipendentemente dal colore della pelle, riassunzione dei maestri licenziati
(1)
Meno di una settimana di nuovo governo in Grecia: elettricità gratuita per 300.000 famiglie che non la potevano pagare, sospensione dei processi di privatizzazione dei porti, della compagnia pubblica dell’elettricità e di 14 aeroporti, recupero della copertura sanitaria per tutti i cittadini, riconoscimento della cittadinanza greca a tutti i bambini, indipendentemente dal colore della pelle, riassunzione dei maestri licenziati
No hay comentarios:
Publicar un comentario