Coprifuoco a Baltimore - Proteste in 60 città - Arresti a Londra - USA verso la legge marziale
L'uccisione ormai quotidiana di un afro-americano ad opera delle polizie statali e federali è un dramma che ha oltrepassato le frontiere degli USA. Grazie ai video che documentano su youtube
Protests grow in Baltimore in defiance of police-military siege (*)
la violenza istituzionale sistematica esercitata sui cittadini afro-americani, non è più possibile negare o occultare il persistente dramma nazionale della discriminazione razziale e dello strapotere poliziesco. La sequenza, ritmo e sistemacità delle uccisioni, indicano che l'inerzia di Washington ha permesso che il fenomeno sia diventato vera e propria discriminazione etnica.A Baltimore, un afro è entratto in una stazione di polizia vivo e ne è uscito morto. Inevitabili le proteste contro l'apparato poliziesco razzista e la magistratura complice che sempre assolve e manda a casa gli agenti violenti. Sempre, anche con prove documentali video-registrate e numerose testimonianze a carico.
Obama ha reagito solo contro le proteste dei manifestanti che -a suo dire- "dovrebbero essere trattati come criminali". I manifestanti, non gli ufficiali del commissariato che non hanno tutelato la vita e i diritti di Freddy Gray. Che fariseo! Difende ogni violenza commessa contro governi che non gli piacciono (Caracas, Damasco ecc) ed eleva alte invocazioni ai diritti umani di golpisti o destabilizzatori professionali..però approva incondizianalmente il ricorso al COPRIFUOCO per impedire proteste a salvaguardia della incolumità fisica delle minoranze. Insomma, Obama dice OK a provvedimenti di assoluta eccezionalità per un normale problema di.... ordine pubblico.
C'è qualcosa di marcio a Washington! Non è difficile prevedere che lentamente si sta generalizzando una ribellione contro la discriminazione, sta guadagnando spazio e visibilità in ogni centro ubano dove esiste un ghetto o quartieri resi più poveri dalla crisi e dalla disoccupazione.
Chiudono gli occhi per non vedere la realtà, però finirà per concimare proteste più radicali, perchè c'è una nuova generazione di leaders comunitari dei settori esclusi, disposti a difendere con energia il diritto alla vita e a più degne condizioni di esistenza. La crisi neoliberista ha colpito duramente i settori popolari, accentuando l'esclusione e la povertá. A Washington, però, in troppi credono che la soluzione stia nella legge marziale.
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