Il senato ha respinto il primo tentativo di far approvare con una "procedura di urgenza" il TTP (trattato di libero commercio con l'Asia) da cui é stato fotocopiato quello analogo con l'Unione Europea che Bruxelles tenta di imporre nel corso del presente anno. Insomma, TTP (trans-Pacifico) e TTIP per la zona trans-Atlantica, non godono della simpatia del senato USA, soprattutto
del tentativo di farlo approvare con inghippi (Fast-Track Authority) che non consentono un dibattitto alla luce del sole. Obama ha cercato con ogni mezzo di tagliar fuori il filtro dell'opinione pubblica, peró ha collezionato una sconfitta considerevole.
Non é dato sapere se nei senatori repubblicani abbia prevalso la volontá di punire Obama o altro: non sono certo nemici del neoliberismo, peró c'é preoccupazione per le conseguenze di un Trattato elaborato quasi in segreto, di cui si ignorano quasi tutto. Desta sospetto e preoccupazione che misure dalle conseguenze ad ampia portata nel corso del tempo, il governo di Obama cerchi di farle approvare in modo cosí poco trasparente.
Le relazioni tra Obama e il potere legislativo sono diventate pessime, e il primo é ora costretto a raccattare i cocci, e preparasi a un altro assalto alla diligenza. Inoltre, sembra evidente che nel seno della societá e -soprattutto- dei numerosi attori economici in grado di esercitare pressioni sul Congresso, ci si interroga sulla convenienza reale del TTP e TTIP. Affiorano dubbi crescenti e resistenze sempre piú visibili che -invece- non sembrano intaccare minimamente l'entusiasmo atlantista del vassallo italiano Renzi.
No hay comentarios:
Publicar un comentario