Riuscirà il Gran Califfo di Istambul a trascinare in guerra l'Europa?
Coriolanis Per contribuire a disegnare questa nuova mappa del Medioriente, finora USA, Francia, Arabia Saudita, Turchia e petroEmirati hanno agito apertamente per demolire l'istituzionalità e il tessuto sociale della Siria. In una seconda fase, sono passati all'organizzazione diretta delle bande mercenarie che poi
hanno mostrato a Parigi di che cosa sono capaci.
Il gioco sporco è stato smascherato con l'intervento della Russia, e la Turchia appare sempre più visibilmente quel che realmente è sempre stato- Il bulldog degli occidentali, il guardaspalle preferito della NATO, e ciò non è neppure servito per poter entrare "in Eurpa".
Oggi, dopo l'abbattimento dell'areo militare della Russia, il Gran Califfo Erdogan ha mutato la Turchia in uno Stato protettore del terrorismo, e fa affari sporchi servendo da piattaforma per la commercializzazione del petrolio trafugato dal Daesch. La Turchia dà loro protezione e copertura aerea e agevola il finanziamento con la pirateria petrolifera.
Dopo il bombardamento russo -con impalpabile partecipaziobe nordamericana- della linea di trasporto terrestre, contro le 1000 autobotti appartenenti alla famiglia del Gran Califfo Erdogan, anche Hollande si è adeguato. Ha rallentato leggermente il legame carnale con Netanyahu e l'arrendevolezza ai troppi capricci di Tel Aviv. Istambul, invece, ha riannodato gioiosamente i legami con Tel Aviv, dimenticando l'attacco proditorio alla nave turca che trasportava aiuti ai Palestinesi.
Riuscirà la NATO a coinvolgere l'Unione Europea (UE) in una escaletion militare? (qui) Potrà il bulldog forzare il padrone ad allentare o togliergli il guinzaglio? Non vi sono dubbi che la Russia non lascerà impunita la provocazione del Gran Califfo di Ankara che -detto popolarmente- si "sta allargando troppo".
La risposta russa sicuramente consisterà nell'armare adeguatamente i kurdi siriani alleati di quelli turchi e del PKK.
Fornire al PKK missili terra-aria, visto che la Turchia incursiona fino all'Iraq per bombardare i kurdi turchi lì rifugiati.
Potrebbe abbattere ogni aereo turco che sconfina anche di un solo milimetro.
Tagliare fuori la Turchia da ogni affare riguardante il gas.
Tutti gli scenari convergono verso un pericoloso aggravamento della conflittualità. E se si passerà a misure contro la fatiscente Arabia saudita, con un maggiore attivismo dell'Iran nella destabilizzazione sistermatica del Regno saudita e della discrimnazione feroce che applica agli sciiti, a breve termine il costo degli idrocarburi schizzerà verso l'alto.
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