lunes, 4 de junio de 2018

COLOMBIA ENTRA nella NATO, PERICOLO PER l'AMERICA LATINA



SUDAMERICA-CARAIBI NON E' PIU' ZONA DI PACE DE-NUCLEARIZZATA  Il Foro di Comunicazioni per l’Integrazione della Nostra-America dichiara che:
L’annunciato ingresso della Colombia nella NATO minaccia la pace in America Latina. Provoca una rottura con la Dichiarazione dell’America Latina e del Caribe come zona di pace e con i progressi che ha significato per la regione la creazione del Consiglio di Difesa dell’UNASUR. Rende possibile l’intervento  della NATO sulle frontiere colombiane di Venezuela, Brasile, Ecuador e Panama e
apre le strade delle sue coste negli Oceani Pacifico e Atlantico a qualsiasi manovra o intervento della NATO.
Poniamo in evidenza come, per rendere possibile questa alleanza, si è cospirato contro i processi di integrazione latinoamericana. La decisione del presidente Jean Manuel Santos –senza l’approvazione esplicita della popolazione- condiziona, a pochi giorni dalla fine del suo mandato, la politica del prossimo governo colombiano. (Ci troviamo in questi giorni fra il primo turno e il secondo delle elezioni presidenziali in Colombia, ndt)
Incoraggia il processo di militarizzazione regionale dilapidando risorse che devono essere investite per il benessere delle popolazioni afflitte da una flagrante disuguaglianza. Arruola la Colombia nel circolo guerresco degli Stati Uniti trascinando la regione in un teatro globale di alta pericolosità
Andrea Vento Mercoledì 29 maggio verso le 17 è apparso sul Web questo comunicato del Foro di Comunicazioni per l’integrazione della Nostra America che annuncia l’ingresso della Colombia nella Nato in qualità di “Partner globale”. Uno status simile a quello di associato esterno che la Colombia si appresta a condividere insieme ad altri alleati strategici degli Stati Uniti quali Afghanistan, Australia, Iraq, Giappone, Corea del Sud, Mongolia, Nuova Ze
landa  e Pakistan. Una notizie che solleva molte perplessità alla luce del rinnovato interesse dell’amministrazione Trump verso il tradizionale “cortile di casa” e che getta un’ombra inquietante sul futuro dell’intero sub-continente: l’ingresso nell’Alleanza atlantica della Colombia costituisce infatti una clamorosa rottura con la proclamazione dell’America Latina come zona di pace, decisa nel 2014 all’Avana dal II Vertice della Celac, la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici.
Le preoccupazioni in particolare emergono soprattutto dal Venezuela che oltre a condividere con la Colombia circa 2.500 Km di confini, vede da alcuni anni il proprio processo bolivariano di costruzione del Socialismo del XXI secolo oggetto di indebite pressioni da parte degli Stati Uniti. Falliti, sino ad oggi, le strategie di destabilizzazione del governo Maduro dall’interno tramite le Guarimbas e il più recente tentativo di strangolamento economico e finanziario tramite le sanzioni, ora in Venezuela si teme per il concretizzarsi di un nuovo e più minaccioso pericolo all’orizzonte. D’ora in avanti sarà sufficiente una semplice scaramuccia di confine per provocare l’intervento militare diretto Usa, i quali, non è superfluo ricordarlo, possiedono in Colombia ben 6 basi militari  
(Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati)
Fonte qui

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