domingo, 14 de junio de 2020

STATI UNITI: MINNEAPOLIS e l'INFANTILISMO degli "OPPOSTI COMPLOTTISMI"


Selvas - Va decisamente per la maggiore una lettura della ribellione in corso negli Stati Uniti come frutto rigoglioso del "complottismo" di variegate tendenze. Si tratterebbe del capolavoro di Soros et similia, in cui la storia non la scrive piu' la parte sociale piu' spremuta e  con piu' ferrea museruola. Quella cui vorrebbero stracciare gli ultimi diritti sociali.
La ribellione generalizzata al territorio urbano nazionale, con coprifuoco in una ventina di citta', sarebbe opera esclusiva di ONG transnazionali e lobby fameliche. Prevedono tutto, e
tutto possono questi escort-pensatoi noleggiati per manovrare il conflitto verso il perimetro di una contesa elettorale. Dove, ohibo', si puo' diventare presidenti anche con meno voti.

Tutto l'oggetto del contendere si limiterebbe a "diritti civili", a Bianchi versus Negri, "scontro di civilita'" a scoppio ritardato, eteree "ragioni culturali", vandalismo iconoclasta e teppismo contro le statue (incluse quelle di noti commercianti di schiavi). Gli "opposti complottisti", collaterali epigoni -volontari o no- della filosofia "politicamente corretto" sono unanimi e identici in tre cose:

1) Confondono i governi con i popoli, cioe' le ragioni e la forza degli ultimi con l'eterna ferocia dei potenti e della loro "security" segreta (intellettuale e no). Finiscono nell'involontaria apologia della brutalita' e del cinismo, come di una "superiore" intelligenza genetica dell'elite. Nel mentre azzerano o minimizzano l'energia epica e le finalita' -al plurale!- dei ribelli o dei vinti,  fino a ritenerli colpevoli burattini.

2) Negano, rimuovono ogni "dimensione economica" -o movente- dell'agire collettivo di coloro cui il Covid-19 ha portato in dono disoccupazione e sparizione del reddito e della sanita'. La coerenza criminogena del maturo regime neoliberista imperante, non contempla nessun "ammortizzatore sociale" per gli ex-salariati. Nessuna assistenza previdenziale o solidarieta civica. 
I rivoltosi, le loro famiglie -che si sono ripresi lo spazio pubblico- sono gia' nei ranghi dei senza-lavoro, senza-medico (eppure antiepidemico) e senza-tetto. Tra qualche settimana la polizia dovra' sfrattare alcuni milioni di famiglie.

3) Sono tifosi manifesti di una delle due fazioni in disputa nella lotteria elettorale, come dato preminente su ogni altro. 

E’ cominciato il crollo sistemico della società americana 

Non bastera' il linimento delle filantropie private, e non basta l'energia finora dispiegata per superare la macchina di distruzione neoliberista, il tribalismo finanziario, o per accedere a relazioni sociali piu' eque e piu' umane. 
Ma la lotta sociale non e' stata sostituita dalla lotta di reti multinazionali di ONG o escort-fondazioni.  Non e' nemmeno un affare privato di pochi gerarchi del complottismo globale.

E' un infantilismo storpiare la complessivita', eterogeneita', ossia la pluridimensionalita' propria di un movimento tanto esteso da abbracciare tutte le citta' degli Stati Uniti, con l'autolesionista e superficiale reductio ad unum

I ribelli sanno che i generali dei reggimenti rientrati dall'Iraq opposero un diniego a Trump, e rifiutarono di schiacciare con armi da guerra le proteste disarmate di Minneapolis e Washington. "Mirate alle gambe non al cuore" e' tutto quanto ha da a offrire l'eccelso umanista Biden.

Sono mistici miraggi gli scenari tipo "conquista del Palazzo d'Inverno". Cosi' come sono epiloghi irreali, le miracolistiche e simultanee "insurrezioni generalizzate" per tutto il mercato-mondo. Semmai sono fuorvianti reminiscenze oniriche. C'e' da conquistare casematte, avamposti. capisaldi e fortilizi. Gramsci ce l'aveva ben chiaro e -guarda caso- e' tanto ignorato in Italia come seguito e studiato in atenei stranieri. Negli anni 80, anche il Comitato Santa Fe, caro ai rudi e crudi neocon, ne fece uso per preparare il rapporto destinato al Consiglio di sicurezza inter-americano.

 

Disgregazione, erosione, implosione sono elementi tanginili che aiutano a meglio focalizzare la dinamica in svolgimento, ma restano estranei alle blindate menti "complottiste". Non si avvedono che siamo all'inizione del crollo del "sistema USA", e ritengono non puo' assolutamente essere popolo quel corrosivo vettore deflagrante. Puo' soltanto essere un'esclusiva opera maligna di una frazione dell'elite. E non importa chi sara' il nuovo presidente, perche' non potra' invertire la rotta di un processo gia' irreversibile, giunto alla "fase Andropov". Solo il popolo salva al popolo.



 

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