lunes, 21 de septiembre de 2009

Presidente Zelaya è in Honduras

Il Presidente Zelaya è riuscito ad aggirare tutti i controlli e le barriere e si trova a Tegucigalpa, nella sede dell'ambasciata del Brasile

Zelaya ha calato la sua carta ed ha sparigliato tutti i giochi dei golpisti e delle forze politiche ed economiche che li hanno finora sostenuti, consentedogli di resistere e sfidare il mondo intero che li aveva condannati e messi al bando. Tutti, salvo Israele che ha difeso sempre a spada tratta i gorilla honduregni, gratificati anche con una visita del ministro degli esteri di Tel Aviv.

I golpisti sono stati colti di sorpresa, hanno incassato il colpo, ed immediatamente hanno reagito decretando il coprifuoco dalle ore 16. Nelle strade attorno all'ambasciata del Brasile si è immediatamente radunata una folla di seguaci del Presidente Zelaya che -con il passare delle ore- aumenta a vista d'occhio.

Chi rispettarà il coprifuoco? Da tutte le regioni dell'Honduras è cominciata la mobilitazione generale per far convergere nella capitale tutta la cittadinanza che durante quasi tre mesi non ha smesso di ripudiare e sfidare i golpisti. Senza temerli e cantando l'inno "Hanno paura perchè noi non abbiamo paura!".
Sarà l'assedio finale che prelude al ritorno alla legittimità costituzionale. La casta degli alti ufficiali imporrà il coprifuoco con la forza delle armi? Sonoormai davanti ad una scelta decisiva: rischiare un bagno di sangue di grandi proporzioni o abbandonare al suo destino un "governo" odiato ed illegittimo.

Nel frattempo, è già in corso una riunione straordinaria del consiglio permanete dell'Organizzazione degli Stati Americani.

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