jueves, 22 de octubre de 2009

Nucleare: Spie, "suicidi" e latifondo mediatico

S. D Nozette, imprigionato per spionaggio a favore di Israele

Tra una spia che lavora alla NASA e un "suicidio" nella sede dell'ONU, il New York Time lancia la spia argentina che lavora per... Chávez (sic)

Il nucleare è sicuramente la questione più "esplosiva" del momento, non solo perchè è in corso a Vienna un vertice tra Russia, Francia, Stati Uniti e Iran, dove prende sempre più corpo la possibilità che l'Iran effettui il processo di "arricchimento" del suo uranio all'estero (in Russia), cioè sotto controllo.

No, nell'ultima settimana c'è stato l'arresto di S. Nozette, astronomo, ex dipendente della NASA e del Pentagono, per spionaggio a favore di Israle. Due giorni fa a Vienna, è misteriosamente precipitato dal diciassettesimo piano del grattacielo della sede dell’Onu a Vienna. Timothy H., esperto nucleare britannico, che lavorava per la Commissione preparatoria per il Trattato di interdizione dei test nucleari (Ctbto), l’organismo incaricato di scoprire i test nucleari clandestini. Ciò avveniva a poca distanza dal luogo in cui è in corso il negoziato sul nucleare dell'Iran.

Il New York Time, però, seguito da tutto il latifondismo mediatico globalizzato, curiosamente non ha dato grande spazio a quesi inquietanti fatti, preferendo occuparsi con gran chiasso, di un fisico argentino che lavora a Los Alamos -Leonardo Mascheronni- a cui avrebbero sequestrato i computers, ed accusato di spionaggio. A favore di chi? Fermi tutti.....il Venezuela! (sic).

Tipica operazione di contrappeso: per nascondere e deviare l'attenzione da due eventi scomodi, si lancia precipitosamente una mezza notizia contraddittoria.

Leonardo Mascheronni, infatti, è sempre stato un critico ventennale del programma nucleare del suo Paese (l'Argentina) però si ocupava di laser e atomiche per conto degli Stati Uniti, ed avrebbe fornito informazioni al... Venezuela.
Secondo il quotidiano, Mascheronni avrebbe consegnato documenti a una persona di presunta nazionalità venezuelana, ma non sarebbe siuscito a incassare il compenso (sic).

La dittatura mediatica si guida con criteri molto selettivi: minimizza l'arresto per spionaggio a favore di Israele, occulta uno strano "suicidio" avvenuto in una sede dell'ONU e spara al massimo dei decibel propagandistici l'episodio di Mascheronni. Così come non condanna, nè si "indigna" per il grave atto di terrorismo consumato in Iran, costato la vita di ben 41 persone. Se i lettori della carta stampata diminuiscono, non c'è proprio da stupirsene.

NUCLEAR: ESPÍAS, "SUICIDIOS" y LATIFUNDIO MEDIATICO

Entre una espía que trabaja en la NASA y un “suicidio” en la sede de la ONU, el New York Times lanza la espía argentina que trabaja para… Chávez (sic).

El nuclear es seguramente la cuestión más “explosiva” del momento, no sólo porque se está llevando a cabo un vértice entre Rusia, Francia, Estados Unidos e Irán en Viena, en el que se concreta cada vez más la posibilidad que Irán realice el proceso de “enriquecimiento” de su uranio en el extranjero (en Rusia), es decir bajo control.

No, en la última semana ha ocurrido el arresto de S. Nozette, astrónomo, ex empleado de la NASA y del Pentágono, por espionaje a favor de Israel. Hace dos días en Viena precipitó del piso diecisiete del rascacielos de la sede de la ONU. Timothy H, experto nuclear británico, quien trabajaba para la Comisión preparatoria para el Tratado de Interdicción de las Pruebas Nucleares (CTBTO), el organismo encargado de descubrir las pruebas nucleares clandestinas. Esto ocurría a poca distancia del lugar en el que se están llevando a cabo las negociaciones sobre el nuclear de Irán.

Sin embargo, el New York Times, seguido por todo el latifundismo mediático globalizado, curiosamente no ha dado mucho espacio a estos hechos inquietantes, prefiriendo ocuparse -haciendo un gran ruido- de un físico argentino que trabaja en Los Álamos – Leonardo Mascheronni – al que habrían secuestrado las computadoras y acusado de espionaje. ¿A favor de quién? ¡Pero por supuesto… Venezuela! (sic)

Típica operación de contrapeso: para esconder y desviar la atención de dos eventos incómodos, se lanza precipitosamente una media noticia contradictoria.

Leonardo Mascheronni, en efecto, siempre ha sido un crítico veinteñal del programa nuclear de su País (Argentina) pero se ocupaba de laser y atómicas por cuenta de Estados Unidos, y habría proporcionado informaciones a… Venezuela. Según el diario, Mascheronni habría entregado documentos a una persona de presunta nacionalidad venezolana, pero no habría logrado cobrar la compensación (sic).

La dictadura mediática se guía con criterios muy selectivos: minimiza el arresto para espionaje a favor de Israel, oculta un extraño “suicidio” ocurrido en una sede de la ONU y dispara con la mayor cantidad posible de decibeles propagandistas el episodio de Mascheronni. Así como no condena, ni se “indigna” por el grave acto de terrorismo consumido en Irán y que cobró la vida de al menos 41 personas.

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