jueves, 26 de agosto de 2010

Iran-USA: Primi passi della lotta per le rotte marittime

TP
La prima centrale nucleare iraniana è entrata in funzione a Bushehr. Con il beneplacito e la supervisione dell'Agenzia nucleare internazionale, la Russia ha consegnato l'uranio arricchito ed ha rispettato il contratto sottoscritto con Teheran. Le sanzioni unilaterali, addizionali e completamente discrezionali varate in tutta fretta dagli Stati Uniti e dagli europei, non hanno sortito l'effetto desiderato. Le ritorsioni creative -a la carte- preparate precipitosamente dall'area-NATO non hanno legato le mani alla Russia, nè alla Cina.

Dopo aver protestato apertamente contro la strumentalizzazione effettuata dagli USA riguardo alla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU, i russi hanno attivato la centrale di Bushehr nei termini previsti. La Cina si appresta a rimpiazzare gli "occidentali" qualora applicassero realmente i vari tipi di boicottaggio ventilati contro la nazione persiana.

La centrale di Bushehr cominciò a costruirla la Germania nel 1975, inserendosi nell'iniziale progetto di nuclearizzazione propugnato dagli Stati Uniti a favore dello sha di Persia, loro alleato di ferro nella frontiera sud dell'ex Unione sovietica.

Allo schieramento della flotta "occidentale" lungo le coste meridionali iraniane -forte di sommergibili nucleari e portaerei- Teheran ha dato una risposta politica e militare. Bloccherá lo stretto di Ormuz, minimizzando il transito delle petroliere che alimentano il fabbisogno energetico vitale degli Stati Uniti. Sulla scena si profila un lungo periodo di frizione, con scontri aperti o dissuasivi per il controllo delle rotte marittime vitali. Sia per danneggiare il nemico che per proteggere i rispettivi convogli e trasporti commerciali. La concentrazione di mezzi navali internazionali nel Corno d'Africa, va ben oltre il problema rappresentato dai "pirati" somali.

Il teatro d'operazione marittimo è di primaria importanza per il Pentagono anche nel continente americano dove -dopo la frettolosa riattivazione della IV Flotta- ha aprofittato del terremoto di Haiti per schierare 5000 fanti nei Caraibi; poi ha fatto altrettanto con il Panama e -per ultimo- ha stracciato la storica neutralità del Costa Rica, che vantava lo status di unico Paese senza forze armate. Diecimila soldati USA -e relativo mercenariato- potranno entrare nel territorio, nei porti e nel cielo costaricense, con il diritto di immunità assoluta come quello riservato ai diplomatici.

L'insieme di queste mosse punta all'obiettivo del canale del Panama, su cui reistaura un controllo totale che prevede anche la possibilità di chiuderlo o filtrare il flusso delle merci provenienti dall'Asia. La Cina è avvisata. I cieli dell'Iran, nel frattempo, sono stati solcati dalle scie del primo aereo senza-pilota dotato di missili aria-terra, e dal missile Qiam fornito di un sistema di navigazione inteligente e funzionamento con combustibile liquido. La partita per il controllo dei mari torna ad assumere importanza come ai vecchi tempi coloniali della "politica delle cannoniere", ed è solo ai suoi primi passi.





2 comentarios:

Anónimo dijo...

L'ingegnere iraniano che ha progettato i droni-bombardieri di Akhmadinejad e' "stranamente" saltato in aria nella sua abitazione. Pero' i droni ci sono e il presidente iraniano li ha mostrati in TV.

Per quanto riguarda i tempi della guerra, voci non controllate riferiscono che nel 2012 gli USA dovrebbero attaccare (con Obama ancora presidente). Un presidente debole in politica estera si dovra' misurare col conflitto piu' grave degli ultimi 60 anni. Decisamente piu' impegnativo del Vietnam e dell'Iraq. Secondo me, Obama di notte non dorme tranquillo...

fla.detomin dijo...

Obama è Presidente perchè non ha nessuna autorità decisionale nella politica estera, dove il Pentagono ha piena autonomia. Si è visto chiaro con il golpe-camuffato in Honduras e in tanti altri casi.

Accettando la Clinton come ministro degli esteri, cede al settore sionista del Partido democratico le relazioni internazionali. Costei agisce all'unisono con il Pentagono e la lobby sionista interna: continuismo della rotta di Bush.

Sulla materia economica -al di là della propaganda- è ostaggio della oligarchia finanziaria e del complesso militare-industriale che incamerano le sovvenzioni statali e vanno per la loro strada.Come tutti i presidenti, ma lui più degli altri!

Fronte a questo, Obama non è riuscito a dar nulla al suo elettorato impoverito. La riforma della sicurezza sociale è un annacquato e vuoto contentino che -per di più- mostrerà i suoi scarni frutti non prima del 2020.

Obama è spacciato perchè non ha mantenuto nessuna delle sue oferte con la sua base elettorale, che ora lo lascia solo contro gli attacchi della destra. Gli scaricano addosso la colpa del crollo di Wall Street, della discesa vertiginosa del potere globale USA e di due guerre (perse).

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